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Si è spento dopo sette giorni di agonia Alessandro Castellaccio, l’uomo massacrato in strada a Tivoli

Massacrato di botte a Tivoli morto Alessandro Castellaccio

È morto in ospedale dopo sette giorni di ricovero il 41enne Alessandro Castellaccio, massacrato di botte a Tivoli.

Alessandro Castellaccio, massacrato di botte da un romeno a Tivoli e abbandonato privo di sensi in strada, è morto in ospedale dopo sette giorni di agonia. Aveva 41 anni.

Massacrato di botte a Tivoli, morto in ospedale dopo sette giorni Alessandro Castellaccio

È morto dopo sette giorni trascorsi in ospedali Alessandro Castellaccio. Il suo corso era stato trovato in strada nel centro storico di Tivoli domenica 18 giugno. L’uomo, massacrato di botte, era stato soccorso e trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I dove era stato messo in coma farmacologico per un’emorragia cerebrale. A distanza di una settimana dalla rissa scoppiata per futili motivi che lo aveva ridotto in fin di vita, Castellaccio è infine deceduto a causa della gravità dei traumi riportai.

La lite aveva avuto origine nella tarda serata di domenica 18 quando la vittima aveva chiesto a un gruppo di uomini di fare meno confusione. A questo punto, il gruppo ha cominciato a scagliarsi con calci e pugni contro Castellaccio, fino a lasciarlo esanime in strada.

Aperto un fascicolo per omicidio

Secondo quanto riferito da Repubblica, dopo la morte del ragazzo, la Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio. Sull’accaduto, stanno indagando i carabinieri di Tivoli.

Con la diffusione della notizia della morte, sui social si stanno moltiplicando i messaggi di cordoglio. “Mi dispiace un casino perché non doveva andare così per niente… nessuno dovrebbe morire per mano di altri e nessuno dovrebbe morire in questo modo. Non lo meritavi per il tuo cuore buono pazzo ma buono. Adesso vola tra gli angeli”, ha scritto un amico della vittima.

Un altro amico, invece, ha detto: “Niente e nessuno potrà riportarti indietro. Senza di te tutti si sentiranno soli ci mancherà per sempre i tuoi sorrisi la tua generosità”.