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Maturità, nuova manifestazione della Rete Studenti a Roma venerdì 11 febbraio

Maturità manifestazione Rete Studenti

La Rete Studenti chiede che la Maturità venga rivista e, in attesa di una convocazione del ministro Bianchi, annunciano una nuova manifestazione.

La Rete degli Studenti Medi è pronta a tornare in piazza a Roma con una nuova manifestazione per chiedere che vengano riviste le modalità previste per l’esame di Maturità 2022. A comunicarlo è la stessa associazione studentesca che ha annunciato una nuova mobilitazione nazionale per venerdì 11 febbrario alle ore 16 davanti al ministero dell’Istruzione.

Maturità, nuova manifestazione della Rete Studenti 

Già lo scorso 4 febbraio gli studenti erano scesi in piazza in più di 40 città, ma, a detta dell’associazione, a seguito della protesta non sarebbe pervenuta nessuna apertura da parte del ministero. “Una delegazione della Rete degli Studenti Medi – riporta il comunicato dell’associazione – era stata ricevuta da alcuni dirigenti tecnici ministeriali. L’incontro, però, era stato valutato da subito come inconcludente dagli stessi rappresentanti studenteschi”.

Nuova manifestazione della Rete Studenti per la Maturità

“Dal ministero – si legge sempre nella comunicazione – gli studenti e le studentesse ricevono solo silenzi e scoprono, per mezzo stampa, un’apertura fasulla da parte dello stesso Bianchi”. Agli Studenti Medi non è bastato dunque che il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, abbia ricevuto in data 8 febbraio le Consulte degli Studenti, ma chiedono che lo stesso convochi le associazioni studentesche che hanno organizzato la mobilitazione del 4 febbraio e ascolti le proposte sull’esame di Stato”.

Maturità, altra manifestazione della Rete Studenti 

“Bene che il ministero convochi le Consulte – precisano i coordinatori degli Studenti Medi – ma non basta in questo momento. Vogliamo un incontro col ministro per cambiare questo Esame. L’11 febbraio ci mobilitiamo sotto il ministero – concludono – e chiediamo a tutti gli studenti e le studentesse di partecipare per continuare a fare sentire la nostra voce”.