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Maurizio Di Marzio arrestato in Francia: preso a Parigi l'ultimo ex brigatista latitante

Maurizio di Marzio

Arrestato a Parigi Maurizio di Marzio, legato ad alcuni atti terroristici degli anni di piombo. Era sfuggito all'operazione di fine aprile.

Arrestato in Francia l’ultimo ex brigatista sfuggito al blitz di fine aprile. Nella mattinata di lunedì 19 luglio Maurizio di Marzio, condannato in contumacia per atti di terrorismo, è stato fermato dalla polizia francese. L’Italia richiede per lui l’estradizione, dato che la sua pena, secondo un provvedimento della Corte di Assise di Roma depositato giovedì 8 luglio, ancora non è prescritta.

A concedere riparo agli italiani scappati in Francia in seguito agli anni di piombo (tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta) era stato l’allora Presidente francese François Mitterrand, a condizione che essi non fossero coinvolti in fatti di sangue.

Maurizio Di Marzio arrestato in Francia: era sfuggito all’operazione di aprile

L’operazione di fine aprile, denominata Ombre rosse, era scaturita dall’intesa tra i ministri della giustizia di Italia e Francia, così come tra il premier italiano Mario Draghi e il Presidente francese Emmanuel Macron. Il blitz del 28 aprile aveva portato a sette arresti: Marina Petrella, Giovanni Alimonti, Enzo Calvitti, Roberta Cappelli, Giorgio Pietrostefani, Sergio Tornaghi e Narciso Manenti, tutti condannati per episodi di terrorismo avvenuti tra gli anni Settanta e Ottanta.

Tre ex brigatisti erano riusciti a sfuggire all’operazione, probabilmente avvertiti in tempo da qualcuno: Maurizio Di Marzio, Luigi Bergamin e Raffaele Ventura. Gli ultimi due, pochi giorni dopo, si erano però consegnati alla polizia. Solo Di Marzio aveva fatto perdere le proprie tracce.

Ai nove arrestati è stata concessa la libertà vigilata con vari obblighi, in attesa di una decisione sulla richiesta di estradizione.

Maurizio Di Marzio arrestato in Francia: il suo nome è legato al tentato sequestro di Nicola Simone

Il nome di Maurizio Di Marzio è collegato all’attentato del 1981 al dirigente dell’ufficio provinciale del collocamento di Roma Enzo Retrosi e soprattutto al tentato sequestro del vicecapo della Digos della capitale Nicola Simone, avvenuto il 6 gennaio 1982, nel quale il dirigente della polizia rimase ferito.

In Italia, Di Marzio è stato condannato per banda armata, associazione sovversiva, sequestro di persona e rapina. Avrebbe dovuto scontare ancora cinque anni e nove mesi di carcere.

A Panorama, Di Marzio ammise di aver fatto “un mare di sciocchezze” che non ripeterebbe, anche se “prima di giudicare bisogna considerare il contesto”. Diceva di essere cambiato dopo aver iniziato una nuova vita in Francia, sostenendo però di sentirsi perseguitato. “Ho già scontato sei anni di carcere” e “non ho mai ucciso nessuno”, aveva dichiarato alla rivista.

Maurizio Di Marzio arrestato in Francia: l’ex brigatista ha aperto un ristorante a Parigi

Maurizio Di Marzio, 63 anni, era già stato arrestato, su richiesta dell’Italia, nel 1994. La Corte d’Appello diede un parere favorevole per l’estradizione, ma il relativo decreto governativo non venne mai firmato.

A Parigi l’ex brigatista ha negli anni aperto un ristorante ai piedi della collina di Montmartre.