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Maxi rissa a Trastevere: "Io, picchiato al grido di 'sporco bianco'"

Polizia

Il racconto di una notte da incubo, in cui un ragazzo di 25 anni è stato selvaggiamente picchiato, dopo aver festeggiato il suo compleanno.

Il racconto di una notte da incubo, in cui un ragazzo di 25 anni è stato selvaggiamente picchiato, dopo aver festeggiato il suo compleanno. La banda si è scagliata sul giovane cameraman e sul suo amico. 

Rissa a Trastevere: l’aggressione

Il cameraman 25enne, vittima dell’aggressione, ha raccontato la sua notte da incubo, avvenuta tra martedì e mercoledì in piazza Trilussa, a Trastevere. Il giovane aveva festeggiato il suo compleanno in un locale del rione, in compagnia della fidanzata, della sorella e di qualche amico. Quando è arrivato il momento di salutarsi, in piazza, per raggiungere le proprie automobili e tornare a casa, è scoppiata la maxi rissa. “Ho pensato di morire lì per terra, di fare la stessa fine di Willy Monteiro Duarte a Collefererro. Avevo quattro su di me che mi sferravano calci e pugni con la ferocia delle bestie e altri sei che se la stavano prendendo allo stesso modo con il mio migliore amico. Senza motivo, solo per scaricare la loro rabbia e cieca violenza” ha raccontato il 25enne. 

Rissa a Trastevere: il racconto

All’improvviso ci siamo ritrovati accerchiati da una ventina di ragazzi, tutti tra i 18 e i 20 anni. Erano stranieri all’apparenza per via della loro carnagione scura, ma parlavano italiano benissimo, con inflessione romana, forse si tratta di figli di immigrati ebbene si sono dapprima avvicinati alle ragazze del nostro gruppo, facendo qualche apprezzamento pesante, nient’altro che un pretesto per attaccare briga, dal momento che quando io e un altro mio amico gli abbiamo detto di smetterla e loro hanno iniziato a insultarci tutti, abbiamo replicato ancora di lasciare perdere, che la nostra serata era finita, che ce ne stavamo andando via, che non ci interessava discutere… Mi gridavano per farmi stare zitto sporco bianco, ti buco, ti sparo…” ha raccontato il cameraman. La banda aveva intenzione di scatenare la rissa e subito ha steso per terra il migliore amico del ragazzo, prendendolo a calci e pugni. Il ragazzo ha spiegato che erano persone che sapevano come picchiare.Anche con la Mma, il mix di arti marziali e boxe che era prerogativa dei fratelli Bianchi che hanno ucciso di botte il giovane cuoco di Paliano” ha dichiarato. La fidanzata, molto spaventata, ha chiamato il 112. Era pieno di ragazzi ma nessuno è intervenuto. “Tutt’intorno c’era gente che guardava, alcuni filmavano la scena con i telefonini, ma si sono fatti i fatti proprio, si sono tutti ben guardati dall’intervenire e venirci in aiuto. Quando, poi, in lontananza si sono sentite le prime sirene della polizia, allora si sono dileguati tutti. Compresi i guerrieri che erano sbucati davanti a noi improvvisamente” ha aggiunto.

Rissa a Trastevere: i soccorsi

I tre ragazzi sono finiti ko, con lividi su braccia, gambe e sulla testa. Sono stati soccorsi e uno di loro si è reso conto che sono sparite una catenina d’oro e un mazzo di chiavi. I ragazzi, feriti e sotto choc, sono stati medicati sul posto perché hanno preferito non andare subito in ospedale. Intanto, la polizia ha raccolto la denuncia. I tre giovani sono rientrati ai Castelli romani, dove vivono, e dopo qualche ora si sono fatti visitare all’ospedale di Ariccia. Due di loro hanno ricevuto una prognosi di 7 giorni, con trauma cranico e addominale. La fidanzata del cameraman è rimasta sotto choc. “In un attimo il mio ragazzo era a terra, circondato da 4 persone che lo hanno preso a calci in faccia e sul torace, lui era rannicchiato e chiuso a riccio mentre queste persone continuavano a prenderlo a calci senza pietà. Una di queste ha anche minacciato di sparargli. Ho avuto paura che ammazzassero il mio fidanzato così come è successo al povero Willy lo scorso settembre” ha raccontato. La comitiva ha deciso di denunciare anche pubblicamente “per evitare che succeda ad altri e perché si possano trovare i responsabili“. La ragazza ha lanciato un appello su Twitter per chiedere alle persone presenti di inviarle il video dell’aggressione.