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Migrante di 27 anni muore in Puglia tornando a casa dal lavoro nei campi

Migrante ucciso dal caldo mentre tornava dal lavoro nei campi

Migrante di 27 anni muore nel Brindisino tornando a casa dal lavoro nei campi. Camara viveva ad Eboli, in Campania, ma in Puglia aveva un fratello

In Puglia un migrante di 27 anni originario del Mali muore tornando a casa dal lavoro nei campi. A perdere la vita nell’ennesima tragedia del lavoro che non concede deroghe a temperature o sforzo è stato il giovane Camara Fantamadi, residente a Eboli. Secondo una ricostruzione dei media locali il giovane sarebbe spirato dopo un malore che lo aveva colto mentre, in sella alla sua bicicletta, stava facendo ritorno al luogo di stazionamento provvisorio, l’abitazione di suo fratello che vive in Puglia da tempo.

Migrante muore tornando a casa dal lavoro nei campi: era di Eboli ma lavorava a Brindisi

Camara infatti, pur essendo residente in Campania, era impegnato nel lavoro campestre in provincia di Brindisi. La tragedia si è consumata intorno alle 18.00 del pomeriggio di ieri, 24 giugno, lungo la strada provinciale che collega Tuturano a Brindisi. Si tratta di una strada usata moltissimo dai lavoratori stagionali del settore agricolo per raggiungere le residenze provvisorie legate alla stagionalità delle loro attività. Purtroppo il caldo in questi giorni in provincia di Brindisi è stato ben oltre la media e potrebbe aver cagionato il decesso del 27enne.

Migrante muore tornando a casa dal lavoro nei campi: le verifiche della polizia

Decesso sul quale però si sono concentrate anche le attenzioni della polizia, che ha avviato controlli per verificare se nella morte dell’uomo non vi siano state altre cause di innesco o responsabilità terze. Camara era infatti reduce da un lungo turno di lavoro sotto il sole. Gli agenti hanno verbalizzato perciò le dichiarazioni di alcune persone che con il giovane lavoravano.

Migrante muore tornando a casa dal lavoro nei campi: il giudice restituisce la salma ai suoi cari

Ad ogni modo il magistrato di turno, Giovanni Marino, ha disposto le restituzione della salma ai familiari ed accertato che si tragico indicente si è trattato. In un primo momento si era pensato ad effettuare un’autopsia sul corpo del ragazzo. Le verifiche effettuate in loco dagli agenti avrebbero appurato che il giovane era si stanco ma a seguito di un turno di lavoro nel corso del quale non si sarebbero configurate condotte coercitive di innesco per profilazioni penali. Ad avvisare i soccorsi era stato un passante che ha visto il ragazzo accasciarsi a bordo strada.