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Migranti: rimesse di denaro in aumento nel 2023

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Nel primo trimestre dell’anno il flusso di denaro fuoriuscito dalla penisola è stato di oltre 1,9 miliardi di euro, mentre nel secondo di 2 miliardi

Le rimesse di denaro che i lavoratori stranieri presenti in Italia inviano ai familiari rimasti nel proprio paese di origine hanno sfiorato, nel primo semestre del 2023, i 4 miliardi di euro.

Migranti: rimesse di denaro in aumento nel 2023

In particolare, nel primo trimestre dell’anno il flusso di denaro fuoriuscito dalla penisola è stato di oltre 1,9 miliardi di euro, mentre nel secondo di 2 miliardi.

I primi tre paesi ricettori del denaro inviato dall’Italia nei primi sei mesi del 2023 sono stati il Bangladesh che ha ricevuto 545,5 milioni di euro, il Pakistan con 327,5 milioni e le Filippine con 304,6 milioni di euro. A seguire Marocco e Romania rispettivamente con 284,1 e 231,7 milioni di euro.

Rispetto al primo semestre del 2022 si registra un lieve aumento, quantificabile in circa 20 milioni di euro, che è stato più marcato nei primi tre mesi dell’anno, mentre nulla è variato riguardo alle prime posizioni dei paesi ricettori.

I dati del 2022

Nel 2022 il flusso totale delle rimesse ha oltrepassato gli 8,2 miliardi di euro e, per il 2023, si ipotizza il raggiungimento di quota 8,5 miliardi di euro.

Naturalmente quanto esposto di riferisce esclusivamente ai trasferimenti di denaro effettuati per mezzo dei canali ufficiali (banche, poste e soprattutto money transfer) e non tiene conto di quanto fatto pervenire nel paese di origine mediante i canali non tracciabili, quali amici e parenti.

Banca d’Italia, che definisce le rimesse come le “le transazioni transfrontaliere tra due persone fisiche effettuate tramite un istituto di pagamento o altro intermediario autorizzato, senza transitare su conti di pagamento intestati all’ordinante o al beneficiario (regolamento in denaro contante)”, trimestralmente pubblica i relativi dati statistici.

Complessivamente i paesi del mondo interessati dal flusso di rimesse tricolore nei primi sei mesi del corrente anno sono stati circa 180, tra questi anche i minuscoli stati di Saint Lucia e Samoa, e per molti di questi paesi le rimesse costituiscono un’importante componente del Pil nazionale.