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Milano: carica della polizia contro i manifestanti pro ddl Zan

ddl zan, tensione e scontri con la polizia alla manifestazione contro il ddl zan

A Milano alla manifestazione organizzata dal movimento Restiamo Liberi, ci sono stati attimi di tensione tra la polizia e i manifestanti pro ddl Zan

Durante la manifestazione in piazza Duomo a Milano contro il ddl Zan, la tensione è salita quando alcuni manifestanti della contromanifestazione, pro ddl, si sono avvicinati e hanno intonato cori contro Simone Pillon.

Milano: polizia carica manifestanti pro ddl Zan

Attimi di tensione, e qualche manganellata da parte della polizia, questo pomeriggio 15 maggio, in piazza Duomo a Milano, quando alcuni manifestanti sono intervenuti per protestare contro la manifestazione in corso contro il ddl Zan, organizzata dall’Associazione ProVita e Famiglia. I contromanifestanti invece, fanno parte di associazioni studentesche quali Rete degli Studenti e Tsunami.

I manifestanti pro Zan si sono presentati in piazza con striscioni recanti la scritta “Vergogna vergogna, ddl Zan subito”, bandiere arcobaleno e fumogeni. La tensione con il gruppo autorizzato, quello contro il ddl, è stata da subito alta, ma poi è aumentata quando i contromanifestanti hanno iniziato ad inveire contro il segretario della Lega Matteo Salvini e il senatore leghista Simone Pillon. A questo punto è intervenuta la polizia, per tenere separati i due gruppi e negli attimi concitati, è partita qualche manganellata contro i manifestanti pro Zan. 

Dopo qualche minuto di tensione, i contromanifestanti si sono poi dispersi e la situazione è ritornata sotto controllo.

Milano: manifestazione contro ddl Zan

A una settimana dalla manifestazione pro Zan di sabato scorso, 8 maggio, quest’oggi sempre in piazza Duomo, è andata in scena la manifestazione contro il ddl Zan, organizzata dal movimento Restiamo liberi. Diversi gli esponenti politici presenti, tra cui il leader della Lega Salvini, il senatore Pillon, e l’assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato.

Tutti i partecipanti alla manifestazione si sono presentati muniti di mascherina, in osservanza delle regole anti-Covid

Milano: perchè il “No” all ddl Zan

Le ragioni per le quali oggi il movimento Restiamo Liberi ha deciso di manifestare, sono diverse. A spiegarle in modo esaustivo Jacopo Coghe, vice presidente dell’associazione “Pro vita & famiglia”: -“Siamo scesi in piazza per la libertà di tutti gli italiani e contro il Ddl Zan che è ben sintetizzato dall’ultima copertina dell’Espresso dove si vede una donna, con la barba e con i seni asportati, incinta. 

Le vere vittime del Ddl Zan saranno la libertà, le donne e i bambini. La libertà perché manifestazioni come queste saranno considerate legali o illegali a discrezione di un giudice. Le donne perché accadrà, come in Messico per esempio, che gli uomini si dichiareranno donne occupando così le quote rosa o gareggiando negli sport femminili come già sta accadendo.

I bambini perché l’ideologia del gender, che per anni ci hanno detto non esistere, è teorizzata all’articolo 1 del testo di legge Zan. Fiore all’occhiello la Giornata contro l’omotransfobia da festeggiare nelle scuole di ogni ordine e grado. Noi restiamo liberi e questo è solo l’inizio delle nostre proteste”.

Poi continua: -“Il Ddl Zan è una legge sessista e discriminatoria che intende tacciare come omofobe o transfobiche tutte le voci di dissenso o qualunque affermazione basata sull’orientamento sessuale che si dica ispirata al concetto di famiglia naturale formata da una mamma e un papà, e noi non possiamo accettare che si dia spazio a una nuova e ambigua dittatura, molto più occulta e pericolosa”.