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Milano, denunciati per tortura i poliziotti che avevano picchiato una donna

poliziotti denunciati

Arriva la denuncia per i quattro agenti della Polizia Locale che negli scorsi giorni hanno aggredito la donna transgender milanese

I quattro agenti della Polizia Locale che picchiarono brutalmente una donna transgender a Milano sono stati denunciati dalla vittima per lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione e dalla discriminazione, oltre che per tortura e minacce gravi.

Arriva la denuncia per i quattro agenti della Polizia Locale che negli scorsi giorni hanno aggredito la donna transgender milanese

Il caso negli scorsi giorni, complici le immagini riprese da un cellulare e diffuse sul web, che ritraevano proprio l’aggressione, ha acceso un gran dibattito che ha coinvolto anche esponenti della politica. Sotto accusa sono finite le forze dell’ordine e nello specifico gli agenti protagonisti della vicenda.

Nella querela presentata alla Procura della Repubblica, l’avvocata Debora Piazza ha l’aggravante prevista dall’articolo 604 ter del codice penale, che punisce i reati commessi “con le finalità di discriminazione etnica, razziale e religiosa“.

La vittima dell’aggressione da parte degli agenti della Polizia Locale, Bruna, aveva già annunciato che avrebbe sporto denuncia, e così l’avvocata Debora Piazza ha d’esito presso la Procura della Repubblica una denuncia a cui ha allegato un referto medico che dimostra come la “ferita alla testa sia compatibile con una manganellata“.

La Procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e il Sostituto Giancarla Serafini hanno già aperto l’inchiesta in cui confluirà adesso anche questa denuncia. In principio era stato già ipotizzato il reato di lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione.

Adesso, tramite la propria avvocata, la donna transgender brasiliana aggredita chiede anche di indagare per tortura e minacce gravi ed eventualmente riconoscere l’aggravante di aver agito “con le finalità di discriminazione etnica, razziale e religiosa“, considerato che si può parlare di aggressione a sfondo omotransfobico.