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Milano: trovato mausoleo romano in scavi Metro 4

aureus a leffigie de maximien hercule

Il ritrovamento è stato fatto in Via San Vittore, dove gli scavi della Metro 4 hanno fatto riemergere il mausoleo Massimiano.

Il 22 giugno 2018 gli operai impegnati nello scavo della nuova linea della Metropolitana di Milano si sono imbattuti in qualcosa di insolitamente resistente.

Il ritrovamento

Quello contro cui ha cozzato la talpa meccanizzata “Stefania” – uno dei macchinari impegnati negli scavi nella zona del Museo ella Scienza e della Tecnica – si è rivelato essere uno dei muri perimetrali del Mausoleo di Massimiano.

Un compatto muro di pietra risalente all’epoca romana, che si è scoperto appartenere al sepolcro risalente al IV secolo e che si ritiene destinato ad accogliere la famiglia del generale che divise con Diocleziano il titolo di co-imperatore, e che fece di Milano la capitale dell’impero.

Siamo quindi di fronte a quello che si ritiene essere un eccezionale ritrovamento archeologico, ma di cui si era già a conoscenza, almeno in parte.

Il Mausoleo di Massimiano

L’edificio stesso subì numerose variazioni, già nel corso del X secolo venne trasformato nella Cappella di San Gregorio, e venne infine abbattuto nel corso del ‘500. Alcune sezioni dell’edificio erano già state riportate alla luce, ed è in parte già visitabile in quanto collegato con la vicina Basilica di San Vittore al Corpo.

Dagli studi effettuati si rileva che l’edificio era disegnato su base ottagonale, aveva una lunghezza interna di 132 metri e una larghezza di 100, ed era dotato di mura fortificate agli angoli e torri.

All’interno sono custodite otto nicchie che custodiscono le spoglie dei familiari dell’Imperatore catturato a Marsiglia e che si diede la morte in seguito alla fallita ribellione contro Costantino e alla sua cattura.

Atteso l’intervento della sovrintendenza

Dovrà quindi ora intervenire la sovrintendenza ai beni archeologici per valutare la situazione e decidere con ATM il da farsi, ed è probabile che questa scoperta comporterà un rallentamento nei lavori di costruzione della nuova linea metropolitana, anche se l’area del ritrovamento non ne interessa direttamente il percorso.

Agli archeologi quindi in compito di decidere le modalità di recupero e di conservazione dei ritrovamenti. È possibile che si decida di smontare pezzo per pezzo l’edificio per ricostruirlo in altra zona, oppure che, come nel caso del muro di contenimento della fossa esterna del Naviglio, venga chiuso in una “teca” e integrato nella stazione.

Un problema potrebbe però essere causato dalla eventuale presenza di sepolture, che se ritrovate dovrebbero venire analizzate, causando ulteriori rallentamenti ai lavori.

La reazione di ATM

Lavori per lo scavo della Metro 4 che secondo la direzione di ATM non verranno comunque eccessivamente rallentati dal ritrovamento archeologico. Dagli uffici di M4 fanno infatti sapere che “se va tutto bene, (questo ritrovamento) non costringerà a grossi ritardi”.