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Minacce di morte al leader della Lega: “Non sparate a salve, sparate a Salvini”

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Minacce di morte al leader della Lega: su un muro della sede del partito a Cassano Magnago è comparsa la scritta “Non sparate a salve, sparate a Salvini”.

Minacce di morte contro Matteo Salvini: presso la sede locale della Lega situata in provincia di Varese, è comparsa una scritta rossa su un muro che riporta la frase “Non sparate a salve, sparate a Salvini”.

Minacce di morte al leader della Lega: “Non sparate a salve, sparate a Salvini”

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha ricevuto minacce di morte. Su un muro della sede locale del partito a Cassano Magnago, in provincia di Varese, infatti, è comparsa la scritta: “Non sparate a salve, sparate a Salvini”.

Nei giorni scorsi, il segretario della Lega aveva comunicato che si sarebbe recato in Ucraina, per prendere parte a una marcia per la pace organizzata a Leopoli. Il viaggio era stato poi rapidamente annullato per motivi di sicurezza.

La scritta è stata fotografata e condivisa sui social media da Salvini che, su Twitter, ha scritto: “Noi lavoriamo per tornare alla Pace, lasciamo ai cretini parole e pensieri di guerra”.

Inoltre, soffermandosi sulla guerra in Ucraina, il leader del Carroccio ha aggiunto: “Fermare la guerra per me è la priorità assoluta, un dovere morale e civile, che supera ogni polemica e divisione. Spero sia così per tutti”.

Messaggi di solidarietà dei membri della Lega contro le minacce di morte a Matteo Salcini

In seguito alla diffusione della notizia, sono stati molti i membri della Lega che hanno inviato messaggi di solidarietà al leader del partito.

Capigruppo Camera e Senato, Molinari e Romeo

I capigruppo alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, ad esempio, hanno scritto: “Mentre Salvini è al lavoro per la Pace, la sinistra pensa solo alla violenza. Inqualificabile la scritta rossa apparsa sulla saracinesca della sezione di Cassano Magnago (Va). Ecco i soliti imbecilli, che preferiscono il vandalismo al dialogo. Ci auguriamo che i responsabili vengano presto individuati”.

Governatore del Veneto, Zaia

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, invece, ha dichiarato: “Le idee si contrastano con le idee. Mai, per nessun motivo al mondo, con la violenza, verbale o fisica che sia. Tutta la mia solidarietà a Matteo Salvini – e ha aggiunto –. È troppo tempo che pressoché quotidianamente la civiltà e la democrazia vengono vituperate da queste forme di aggressione personale verso questo o quell’esponente delle Istituzioni o dei partiti. In un momento di difficoltà nazionale e internazionale bisognerebbe fare squadra e invece in troppi preferiscono odiare”.

Vicecapogruppo alla Camera, Cecchetti

Il vicecapogruppo della Lega alla Camera e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier, Fabrizio Cecchetti, poi, ha commentato la minaccia di morte nel seguente modo: “Ancora un atto vandalico contro una un’altra sezione della Lega in Lombardia e ancora minacce di morte rivolte al nostro segretario Matteo Salvini. Sulla saracinesca della nostra sede di Cassano Magnago è apparsa una scritta spray rossa in cui si invita a sparare a Matteo Salvini. Speriamo che queste minacce non vengano prese sottogamba non solo dalle forze dell’ordine ma anche dalle altre forze politiche: lo ripeto, qualcuno invita a sparare a Matteo Salvini. Sono minacce gravi, gravissime. Solidarietà e vicinanza al nostro segretario e a tutti i militanti e sostenitori della sezione di Cassano Magnago. A proposito, da dicembre è la nostra quarta sezione in Lombardia dopo quelle di Como, Melegnano e Voghera ad essere attaccata da vandali ignoti. Le nostre sezioni sono da sempre un luogo di democrazia, aperte a tutti, ma ormai sono oggetto di violenza politica continua”.

Senatore Candiani: “Vile attacco, condanna per le minacce di morte a Salvini”

Il senatore della Lega, Stefano Candiani, infino, ha asserito: “Vile attacco alla sede della Lega di Cassano Magnago nel varesotto: una scritta rossa sulla serranda con la scritta ‘Non sparate a salve, sparate a Salvini. In un momento in cui servirebbe massima unità, per dare anche senso di consapevolezza alla gravità della guerra che si sta vivendo, assistiamo ai soliti attacchi politici alla Lega e personali a Salvini. Ci aspettiamo massima solidarietà da tutte le parti politiche e che i responsabili siano assicurati alla giustizia per questa azione criminale. Ci auguriamo, infine, che questa situazione non sia declassata dai media affinché gesti come questi non passino in sordina”.