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Moratti tra l'idea Mourinho e il sogno Guardiola

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L’Inter, con Leonardo in panchina, sembra essere tornata al glorioso passato , fatto di vittorie e di quella consapevolezza di forza e di superiorità. Uscito di scena Rafa Benitez, mai del tutto immerso nel nuovo ambiente nerazzurro e mai abituatosi del tutto alla routine di questi anni, i nerazz...

Guardiola2L’Inter, con Leonardo in panchina, sembra essere tornata al glorioso passato , fatto di vittorie e di quella consapevolezza di forza e di superiorità. Uscito di scena Rafa Benitez, mai del tutto immerso nel nuovo ambiente nerazzurro e mai abituatosi del tutto alla routine di questi anni, i nerazzurri hanno ritrovato il vecchio spirito e le vecchie motivazioni che li hanno portati sul tetto del mondo. Il tutto grazie a Leonardo che ha ripreso quelle abitudini, quel metodo di lavoro che Benitez aveva trasformato (o cercato di fare), per potersi discostare quanto prima dalla gestione precedente, che significa passato vincente e si identifica con Josè Mourinho, un nome che ritorna sempre ad Appiano. Lui non ha mai dimenticato i colori e l’entusiasmo del popolo nerazzurro. ll passato che si pone anche come futuro, un futuro che vede anche Josep Guardiola nell’orbita del pianeta Inter. Oggi il Corriere dello Sport ha svelato che il sogno di Massimo Moratti, sogno che potrebbe diventare realtà quando alla presidenza ci sarà il figlio Angelomario, è portare in panchina uno dei due allenatori delle big di Spagna.

Le ipotesi sono sì suggestive, ma si potrebbero realizzare solo in un futuro a lunga scadenza, visto che Leonardo sta convincendo l’ambiente grazie alla sua intelligenza, al suo approccio psicologico (tipico di Mourinho) e grazie anche alla sua figura a livello mediatico, tale da rappresentare l’Inter nelle relazioni con l’esterno (tipica di Guardiola). Nonostante ciò, Moratti però non ha mai nascosto la stima e l’ammirazione per i due santoni della panchina.

PASSATO VINCENTE PER UN FUTURO DI SUCCESSI – Non è un mistero che Josè Mourinho sia rimasto affascinato dal popolo nerazzurro, creando un’empatia fortissima, un’empatia che lo ha catturato e dalla quale non può sfuggire. Josè non ha mai escluso un eventuale ritorno in nerazzurro, ma non sarà in tempi brevi, almeno non a giugno, nonostante le dichiarazioni rilasciate ieri sera, nel post derby contro l’Atletico Madrid: “Il mondo è pieno di voci, ma non tutti sono veritieri. Per quanto riguarda il mio futuro, vedremo cosa accadrà a fine anno. I contratti non sono la cosa più importante nel calcio. Se, a fine stagione, tutte le parti sono felici, restano assieme. Altrimenti, no”. Tali dichiarazioni potrebbero creare entusiasmo e far correre la mente di tutti i tifosi, ma sembra difficile che il portoghese lasci subito Madrid. Lo conosciamo tutti: lui è un tipo ambizioso e forse il Real è il club con più fascino che lo abbia mai messo sotto contratto e sembra difficile che possa lasciare Madrid senza aver messo in bacheca qualcosa, magari quella terza Champions che insegue dalla serata, magica, del 22 maggio scorso.

GUARDIOLA: IL SOGNO NEL CASSETTO PRESIDENZIALE – E’ chiaro da tempo: il presidente Moratti è affascinato e calcisticamente innamorato dell’entrenador del Barcellona, della squadra più bella del mondo. E si sa: quando il presidente ha un sogno nel cassetto, molto spesso questo diviene realtà. Pep Guardiola è il prototipo del tecnico moderno: idee chiare, predisposizione allo spettacolo e all’intrattenimento dei tifosi, presenza non indifferente a livello anche estetico e soprattutto una figura atta a rappresentare al meglio il club nei rapporti mediatici. Pep rinnova di anno in anno ed è un tecnico che ha sempre ammesso di non voler rimanere a lungo in un club, in maniera tale da non logorare i rapporti con lo spogliatoio. La stima col presidente è veramente forte e l’idea di tentare un’avventura italiana, mettersi in gioco in uno dei campionati più duri, lo affascina. Ma come detto prima, quello dell’allenatore catalano è un sogno presidenziale, realizzabile un giorno ancora lontano. Intanto Moratti si coccola il suo Guardiola, Leonardo, che tanto lo ricorda per stile e capacità di farsi amare dai suoi giocatori

Per il momento però solo sogni, pensieri dettati dal romanticismo. Due tecnici così diversi ma accomunati dai desideri di vittoria di Massimo Moratti. La squadra, la società sono però soddisfatte da quanto stia facendo il nuovo allenatore Leonardo e, almeno per il momento, la panchina nerazzurra sarà solo sua. Per i sogni c’è sempre tempo.

(Fonte: FcInterNews.it)