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Morso della vipera: salvato un uomo a Caltanissetta. Ecco cosa fare in caso di attacco

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Uomo morso da una vipera in un casolare delle campagne di Caltanissetta. Ecco come si è salvato.

Un uomo è stato morso da una vipera ma si è salvato correndo nel più vicino ospedale. È accaduto in un casolare delle campagne di Caltanissetta, in Sicilia.

 

Caltanissetta: morso da una vipera corre in ospedale e viene salvato

L’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta ha ricevuto un paziente morso da una vipera. L’uomo stava lavorando in campagna, vicino a un casolare diroccato. Ha sentito mordere la gamba e ha seguito le procedure salvavita. Ha visto la gamba gonfiarsi e riconosciuto i segni del morso.

Qualche minuto dopo ha vomitato e ha capito che non c’era altro tempo da perdere. Così si è recato dal più vicino pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia.

I sanitari hanno contattato il centro antiveleni come da protocollo ma non è stata necessaria l’iniezione del siero antivipera, poiché l’uomo si è ripreso, di conseguenza è stato dimesso.

La notizia però riapre una questione che si presta, soprattutto d’estate, a frequenti attacchi di panico. In Italia le vipere sono davvero pericolose?

Cosa fare in caso di morso della vipera

Nel nostro Paese l’unico serpente velenoso è la vipera, riconoscibile dalla testa triangolare e dai segni del morso. L’animale di solito si acciambella tra le siepi o si nasconde al riparo da presenze che ritiene minacciose. Oppure in estate si espone al sole.

Le statistiche del ministero della Salute ci ricordano che la probabilità di morire a causa di un morso della vipera in Italia è dello 0,1%. La media è di 1 morto all’anno, a fronte di oltre 250 attacchi all’anno. Le morti per punture di vespe e api sono molto più frequenti.

In caso di morso, i primi sintomi sono visibili sulla pelle (si notano due fori distanti circa un centimetro l’un l’altro). Questo particolare indica un morso dei denti veleniferi. Dopodiché si manifestano dolori, bruciori, edema, eritema e bolle che tendono a estendersi. Dopo un tempo variabile si potranno manifestare altri sintomi, quali: vertigini, nausea, vomito, dolori addominali, dispnea, ipertensione, tachicardia, difficoltà nei movimenti.

Dal morso in media si hanno mediamente 6 ore di tempo per evitare il peggio. Tempo che andrebbe speso evitando interventi dannosi.

Ecco come agire in caso di attacco:

·        Mantenere la calma (lo stress può facilitare la diffusione dell’eventuale veleno iniettato dall’animale);

·        Sfilare anelli, bracciali, accessori che possano stringere i vasi;

·        Lavare la ferita con acqua corrente e disinfettare con acqua ossigenata o permanganato di potassio;

·        Comprimere o fasciare la ferita causata dal morso, ma senza applicare lacci emostatici;

·        Recarsi dal pronto soccorso o contattare il centro antiveleni al numero 800 011 858, attivo 7 giorni su 7, 24 ore al giorno;

·        Contattare il 112 se si è soli e non c’è campo sul telefono;

·        Richiamare l’attenzione di passanti quando si è soli in un bosco (meglio non allontanarsi dai centri abitati quando si fanno passeggiate da soli).

Cosa non bisogna fare dopo il morso della vipera?

·        Non disinfettare con alcol o prodotti a base alcolica;

·        Non provare ad aspirare il veleno;

·        Non assumere alcolici;

·        Non autoiniettarsi il siero antivipera (potrebbe non servire, come nella maggior parte dei casi, o risultare inefficace se conservato fuori dal frigorifero per molto tempo);

·        Non mettere ghiaccio sulla ferita.

Come prevenire il morso della vipera

Gli esperti di trekking e di escursioni consigliano di indossare scarponi, calze e calzoni lunghi durante le passeggiate nella natura, e di non spingersi troppo lontani quando si è soli.

È importante immergersi nella natura guardandosi attorno, facendo attenzioni alle pietraie dove di solito i rettili si “sdraiano” al sole.