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Eredità Berlusconi: quanto spetta a Marta Fascina?

Fascina Marta

Il patrimonio di Silvio Berlusconi è stimato attorno ai quattro miliardi di euro e l'ex premier ha con ogni probabilità pianificato ogni particolare della sua successione: sul lascito azionario alla fidanzata Marta Fascina

Il post mortem di Silvio Berlusconi. Insieme alla caccia all’erede al trono, c’è quella agli eredi al portafoglio. A meno di ventiquattro ore dalla scomparsa del leader di Forza Italia, una delle domande più gettonate riguardo il futuro in casa del Cavaliere è quella relativa alla spartizione del suo patrimonio. Sebbene non ci siano al momento indiscrezioni su eventuali testamenti o volontà disposte dall’ex premier, è tutt’altro che fantasioso pensare che Silvio avesse pianificato coi suoi legali ogni particolare della successione.

La bolla Fininvest

A incassare i dividendi delle aziende operative sotto il nome di Berlusconi (Mediaset, Mediolanum, Mondadori ecc.) è Fininvest: l’azienda li gestisce, li investe e poi distribuisce gli utili alla famiglia. Così, dal 1975. A quelli delle aziende citate, si sono aggiunti negli anni i guadagni legati all’industria televisiva e a quella calcistica, richiedendo man mano l’aggiornamento delle disposizioni fino ad arrivare all’assetto attuale. Ed è proprio su questo assetto, da anni cristallizzato, che ora potrebbero intervenire eventuali variabili pensate dallo stesso ex premier e dichiarate nelle sue ultime volontà.

Cosa andrà a Marta Fascina?

Per un patrimonio stimato attorno ai quattro miliardi di euro, non è dato sapere al momento se il Cavaliere abbia disposto o meno un lascito azionario alla fidanzata Marta Fascina. Una cosa è certa: il capitale Fininvest, motore dell’impero Berlusconi, appartiene alle due generazioni di famiglia. Padre e figli. E basta. Ex mogli e compagne lì dentro non hanno mai fatto accesso, finora.

Biino sull’eredità di Berlusconi e il ruolo di Marta Fascina

Giulio Biino, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, è intervenuto sulla ipotetica eredità che potrebbe spettare alla Fascina dopo la morte di Berlusconi, spiegato a Milano Finanza che potrebbe ricevere parte del patrimonio del Cavaliere solo se inserita nel testamento.

Interpellato sugli aspetti successori del patrimonio dell’ex premier, infatti, Biino ha precisato: “Solo il testamento potrà aprire le porte della successione alla compagna Marta Fascina – e ha sottolineato –. Varrebbero poi le donazioni fatte in vita, ma che non eccedano la quota disponibile”. Ma non è detto che il leader di Forza Italia abbia stilato un testamento.

Nel caso in cui Berlusconi non avesse fatto testamento, i suoi eredi saranno solo i figli e che attingeranno al patrimonio in parti uguali. “A quanto risulta non c’è stata alcuna regolarizzazione civilistica del rapporto con Marta Fascina, di conseguenza non ha valore sotto il profilo successorio”.

Qualora l’ex premier avesse fatto testamento, invece, i due terzi del suo patrimonio sarebbero riservati ai cinque figli. “Il terzo residuo invece può essere destinata secondo le volontà del defunto”, ha detto Biino. La quota potrebbe essere destinata sempre ai figli o alla compagna o essere stata suddivisa tra più persone.

Il presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, infine, ha ricordato che ognuno dei figli deve fare i conti con tutte le donazioni fatte in vita ai fini della composizione della propria quota. In quest’ottica, quelle ipoteticamente fatte alla Fascina in vita “devono rientrare nella quota disponibile del patrimonio”.