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Morto il fondatore di Ikea: aveva 91 anni

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Ingvar Kamprad, fondatore di Ikea, è morto all'età di 91 anni: la prima fabbrica costruita ha solo 17 anni e da allora non si è più fermato

E’ morto all’età di 91 anni il fondatore di Ikea, Ingvar Kamprad: era tra gli imprenditori più ricci del mondo. Un impero quello di Ingvar Kamprad di 65 miliardi di euro: a renderlo famoso il marchio Ikea che nasce dal suo stile di vita: frugale, tendente al risparmio. Ha iniziato da piccolo vendendo fiammiferi ai vicini di casa e consegnandoli in bicicletta. Pedalata dopo pedalata ha costruito il suo impero miliardario senza mai rinunciare alla semplicità: ne sono un esempio i suoi mobili che si caratterizzano per la semplicità e per i prezzi accessibili a tutti. L’Ikea è oggi una delle maggiori aziende nel mondo: tutto è partito da una scatola di fiammiferi e da una vita caratterizzata dal risparmio e dalla parsimonia.

Morto il fondatore di Ikea

Ingvar Kamprad ha fondato l’azienda di mobili più famosa al mondo, ma la sua strada nel mondo dell’imprenditoria è iniziata che era ancora un bambino. Con la sua bicicletta, quando ancora frequentava le scuole, ha iniziato a vendere fiammiferi ai vicini di casa, per poi iniziare a commerciare pesce, decorazioni per abbellire gli alberi di Natale e ancora penna a sfera, matite e sementi da giardino e da orto. La prima fabbrica l’ha costruita a soli 17 anni quando il padre, meravigliato per l’impegno e i buoni risultati che il figlio stava ottenendo, gli regalò dei soldi: Ingvar Kamprad comprò un piccolo stabilimento e lo chiamo Ikea. L’acronimo deriva dalle iniziali del suo nome a cui si aggiunge la E di Emltaryd, la fattoria che lo ha cresciuto.

In Ikea Ingvar Kamprad, morto oggi all’età di 91 anni, ha messo tutta la sua filosofia di vita: la tendenza al risparmio e la semplicità delle cose. L’uomo, infatti, soffriva di dislessia e i nomi dei mobili sono da attribuire a questo disturbo: Ingvar Kamprad era in difficoltà a ricordare i numeri e quei nomi gli suonavano più famigliari. L’impero di Ikea lo ha portato a diventare uno degli uomini più ricchi del mondo, ma nonostante questo non ha mai smesso, ad esempio, di acquistare vestiti di seconda mano: “Non ho mai indossato nulla – era solito raccontare – che non sia stato preso al mercatino delle pulci. Così posso dare il buon esempio“.

L’abbandono di Ikea

Ikea ha reso grande nel mondo il nome di Ingvar Kamprad, che in quella fabbrica di mobili – partita da un piccolo investimento quando ancora non era maggiorenne – ha messo tutto se stesso e i suoi ideali. Qualche anno fa, nel 2013, ha però deciso di abbandonare il Consiglio d’Amministrazione di Inter Ikea, la società che possiede il marchio del gruppo. La decisione è stava presa, secondo quanto aveva dichiarato all’epoca lo stesso Ingvar Kamprad, per essere sollevato da tasse gravose. Oggi, quindi, la fabbrica e il suo fatturato non saranno compresi nei suoi possedimenti.

Ingvar Kamprad muore all’età di 91 anni, dopo una vita dedicata alla fabbrica Ikea che ha costruito con le sue mani a soli diciassette anni. Quella del mobile low cost, da montare in autonomia a casa, è stata un’intuizione vincente che ha portato Kamprad a formare un vero e proprio impero economico internazionale: nell’ultimo anno Ika ha fatturato utili per 4,2 miliardi di euro. Oggi conta 190mila dipendenti in tutti i suoi stabilimenti e un giro d’affari annuale stimato in circa 40 miliardi di euro.