> > Morto Martin Goetz: addio ad uno dei padri di Internet

Morto Martin Goetz: addio ad uno dei padri di Internet

null

Martin Goetz è morto all'età di 93 anni. Si è distinto per aver ricevuto il primo brevetto software per il suo programma di smistamento

Martin Goetz è morto nella sua casa di Brighton, in Massachusetts. La figlia Karen Jacobs ha dichiarato che la causa è stata la leucemia.

Morto Martin Goetz: aveva 93 anni

Martin Goetz è considerato da molti uno dei padri di internet. È entrato a far parte dell’industria informatica ai suoi albori, a metà degli anni Cinquanta, lavorando come programmatore sui mainframe Univac. Nel 1968, quasi un decennio dopo aver fondato, insieme ad altri soci, la società Applied Data Research, ricevette il brevetto per un software di ordinamento dati per mainframe. Fu una vera rivoluzione per il settore. Fino a quel momento, infatti, il software non era stato considerato un prodotto brevettabile, in quanto veniva integrato in imponenti mainframe come quelli prodotti da IBM.

Un pioniere nel suo campo

Goetz brevettò il suo software in modo che IBM non potesse copiarlo e metterlo sulle sue macchine. È stato inserito nella Mainframe Hall of Fame, un’istituzione dedicata a onorare le persone che hanno contribuito al successo dei mainframe IBM negli anni Sessanta. Fino ad allora le linee di demarcazione tra software e hardware tendevano a confondersi. Il primo veniva solitamente adattato alle esigenze di un cliente specifico e fornito in bundle con l’hardware. Goetz e la Applied Data Research hanno svolto un ruolo fondamentale nel definire il software come un prodotto a sé. In quanto tale, rientrava nelle leggi sulla proprietà intellettuale.

Dal brevetto al processo

Goetz depositò la sua domanda di brevetto nel 1965 e gli fu concessa nel 1968. Questo fatto, probabilmente, diede il via all’industria del software come la si intende oggi. Un altro passo verso la creazione di un mercato del software autonomo fu compiuto nel 1969, quando la Applied Data Research citò in giudizio IBM per presunte pratiche monopolistiche relative all’applicazione Autoflow di ADR, uno strumento per la produzione di diagrammi di flusso per documentare il codice. Il risultato della causa fu lo scorporo del software di sistema da parte di IBM, ad eccezione dei sistemi operativi, dall’hardware dell’azienda.