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Novità pensioni, partito l’incontro a palazzo Chigi tra Governo e sindacati

novità pensioni

Novità pensioni, si aspetta con ansia la decisione che verrà concordata dopo l'incontro tra Governo e sindacati. Si sono riuniti presso palazzo Chigi.

Novità pensioni, si aspetta con ansia la decisione che verrà concordata dopo l’incontro tra Governo e sindacati. I due gruppi si sono riuniti presso palazzo Chigi per discutere della tanto attesa questione delle pensioni. Il dibattito sarà concentrato sul sistema previdenziale. Al tavolo sono presenti il premier Paolo Gentiloni ed i ministri dell’Economia Pier Carlo Padoan, del Lavoro Giuliano Poletti e della Pubblica amministrazione Marianna Madia. Per i sindacati i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Novità pensioni

Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni, presso l’ultimo incontro tenutosi per cercare di trovare un punto d’incontro sul fronte previdenziale, ha chiesto a Cgil, Cisl e Uil di siglare un pacchetto del quale si farà garante circa l’introduzione in Parlamento. Il pacchetto è costituito da un insieme di misure. Se questo pacchetto avrà il sostegno dei sindacati allora sarà più facile introdurlo all’interno della Legge di Bilancio. Questa mossa serve anche per mettere pressione Cgil che fino ad oggi è sempre rimasta in una posizione contraria rispetto alle proposte dell’esecutivo che al contrario sono state accolte positivamente dalla Cisl. Mentre per quanto riguarda la Uil ha mantenuto una posizione intermedia.

Priorità

Il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, ha dichiarato che le priorità in assoluto sono il garantire le pensioni future destinate ai giovani d’oggi. E’ necessario abbassare l’età di uscita delle donne, dice, di un anno per ogni figlio avuto, e considerando soprattutto il lavoro fatto presso la propria abitazione. Ma Gentiloni ha un modo per andare incontro anche alla Uil. Anche il Governo concorda sul fatto di dare priorità al tema della sostenibilità sociale e soprattutto sul tema della pensione per i giovani.

Le proposte

Mentre i gruppi si accingono a discutere di questa tanto attesa questione vediamo quali sono le novità in palio. Osserviamo meglio cosa desidera attuare il Governo e invece cosa desiderano i sindacati. Per quanto riguarda i lavori gravosi il Governo si espone dichiarando la sua volontà di bloccare l’aumento di 5 mesi anche alle pensioni di anzianità e quindi non solo quelle di vecchiaia per tutte e 15 le categorie dei lavori gravosi. Mentre i requisiti per godere dell’uscita anticipata rimangono a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne. La differenza sta nel non salire, nel 2019, a 43 anni e 3 mesi e 42 anni e 3 mesi.

Ape social

Un’altra proposta riguarda l’istituzione di un fondo destinato a raccogliere i risparmi di spesa. Questo ha l’obbiettivo di prorogare l’Ape social. La sua sperimentazione terminerà nel 2018. Attualmente l’anticipo pensionistico, che è a carico dello Stato, prevede uno sconto di tre anni e sette mesi rispetto a quella che è definita come età della vecchiaia, quindi l’uscita è prevista a 63 anni.

Stop quota 67

Alle undici categorie di lavori gravosi, che sono state individuate dall’Ape social, sene sono aggiunte altre quattro. Queste sono: operai e braccianti agricoli, marittimi, addetti alla pesca, siderurgici di seconda fusione e lavoratori del vetro. Invece per quanto riguarda le undici categorie ne fanno parte tutti quelli che lavorano come conciatori di pelle, addetti ai servizi di pulzia, magazzinieri e facchini; camionisti; macchinisti e personale viaggiante; gruisti; infermieri e ostetriche turnisti; maestre d’asilo; operai edili; operatori ecologici. Per ottenere l’esenzione ovviamente è necessario aver svolto queste attività gravose almeno per sette anni nei dieci anni prima dell’età di pensionamento e bisogna avere anche un’anzianità contributiva di almeno trent’anni.