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Nuova emergenza Covid in Cina: cosa dicono i virologi italiani

Covid Cina

Nuova emergenza Covid in Cina. Pechino ha allentato le restrizioni ma i casi aumentano. Il parere degli esperti italiani.

I virologi italiani hanno dato il loro parere su quello che sta accadendo in Cina, dove è in corso una nuova emergenza Covid. Pechino ha allentato le restrizioni, ma i casi continuano ad aumentare.

Nuova emergenza Covid in Cina: il parere di Pregliasco

Nuova emergenza Covid in Cina. I contagi sono in rapido aumento dopo l’abbandono delle restrizioni. I virologi italiani hanno commentato quello che sta accadendo. “È necessario non farsi trovare impreparati rispetto a quello che potrebbe succedere” ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco, commentando la situazione all’Adnkronos Salute. “È giusto il potenziamento dei controlli rispetto ai viaggiatori in arrivo dalle aree interessate” ha dichiarato il docente dell’Università Statale di Milano, sollecitando anche “l’incremento della sorveglianza virologica, con monitoraggio e sequenziamento virale“. La situazione cinese “magari è qualcosa che non avrà conseguenze, però una diffusione così ampia e veloce, in un contesto in cui tante nuove varianti possono emergere, va tenuta assolutamente a bada con interventi istituzionali e internazionali” ha precisato il medico, invitando a mantenere alta l’attenzione.

Situazione Covid in Cina: il parere di Bassetti e Clemente

La situazione Covid in Cina a me preoccupa moltissimo: sono un miliardo e mezzo di persone e, con un virus che contagerà probabilmente il 50% circa della popolazione, si pensi a quanti giri farà questo patogeno. Il rischio è di avere un ‘fuoco di ritorno’ delle persone che viaggeranno e arriveranno qua e che magari potranno portare delle varianti più contagiose, anche se speriamo non più pericolose. Del resto, però, se una variante è resistente alle vaccinazioni è automaticamente più pericolosa e mi auguro che tutto questo non succeda” ha dichiarato Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova. “Ci vuole, a mio avviso, un intervento urgente da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e di tutto il mondo per dare una mano alla Cina in questo momento, mandare dei vaccini che funzionano e dei farmaci, degli antivirali. Credo sia arrivato il momento di farlo, perché il mondo è globale e, se le cose vanno male in una parte del globo, rischiano di ritornarci indietro in forma anche peggiore” ha aggiunto.

La Cina paga un prezzo per aver fatto una strategia diversa da tutto il resto del mondo, quella dello ‘zero Covid’, in accoppiata con un vaccino inefficace” ha commentato il virologo Massimo Clementi, che ha spiegato che c’è il pericolo di una nuova variante. “Perché prima c’è questa volontà draconiana di perseguire Zero Covid e adesso, improvvisamente con uno schiocco di dita, tutti liberi. Questo oggettivamente sembra un po’ singolare. Ci sono delle motivazioni, ovviamente: si sono accorti che l’approccio ha isolato la Cina, anche economicamente. Tutto questo, però, non è avvenuto in un momento soltanto, è avvenuto nel tempo. Ed è un po’ singolare che per un Paese così grande ci sia una decisione così improvvisa” ha aggiunto il virologo.