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Il caso di Garlasco: un delitto che continua a far discutere
Il delitto di Garlasco, avvenuto nel 2007, continua a essere al centro di nuove indagini da parte della Procura di Pavia. Recentemente, l’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, ha rilasciato dichiarazioni che potrebbero cambiare le carte in tavola riguardo alla vicenda.
Secondo Lovati, non si può escludere l’ipotesi che Chiara Poggi sia stata uccisa da un sicario, legato al vicino Santuario delle Bozzole, a soli 300 metri dalla casa della vittima.
Le dichiarazioni dell’avvocato Lovati
Durante un’intervista a “Il Diario del giorno”, Lovati ha commentato alcuni elementi emersi nelle ultime settimane. Un testimone ha affermato di aver visto Sempio al santuario con Chiara, ma l’avvocato ha smentito questa affermazione, dichiarando che il suo assistito non ha mai frequentato quel luogo. “Non mi risulta che Sempio frequentasse il Santuario né l’oratorio. Per me è una novità, una cosa nuova”, ha affermato Lovati.
Il ruolo di Alberto Stasi nel delitto
Lovati ha espresso forti dubbi sul racconto di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi. Secondo l’avvocato, le dichiarazioni di Stasi sarebbero false e frutto di pressioni da parte di un’organizzazione criminale. “Mi porgo la domanda relativamente al narrato di Alberto Stasi, che sicuramente è falso e menzognero. Stasi è una pedina di un’organizzazione criminale che l’ha costretto, con la minaccia, a sostenere e a dire queste cose”, ha dichiarato Lovati.
Le incongruenze nel racconto di Stasi
Lovati ha anche messo in evidenza alcune presunte incongruenze nel racconto di Stasi, come il fatto di aver affermato di aver scavalcato un muretto di due metri e di aver visto Chiara agonizzante, mentre in realtà era già morta. “Stasi non è mai entrato in quella casa, ha riferito cose che gli hanno detto di riferire sotto minaccia. Questa è la mia ricostruzione dei fatti”, ha aggiunto l’avvocato.
La posizione di Sempio e le indagini in corso
Nonostante le affermazioni di Lovati, è importante sottolineare che non ci sono prove concrete contro Sempio, il quale è attualmente sottoposto a un procedimento penale. “Io non ho né prove, né indizi. È solo una ricostruzione mia, suggestiva, come avvocato criminologico. Però voglio rilevare che neanche contro il mio cliente Sempio ci sono prove e indizi, eppure è sottoposto a un procedimento penale. È tutto fumo”, ha concluso Lovati.