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Nuovi disegni di legge per il gioco in Ungheria, mercato aperto ai nuovi casinò AAMS?

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L’Ungheria sta regolamentando il settore del gioco in linea con gli altri stati europei, il mercato aprirà anche agli operatori del SEE.

La commissione Europea ha dato l’ok a due disegni di legge ungheresi per regolamentare il settore del gioco. E così anche l’Ungheria, si pone sulla falsariga degli altri stati europei, per quanto riguarda il gaming online. Tra gli ultimi a farlo, ricordiamo, la Germania, con il nuovo Trattato sul gioco in vigore da luglio 2021.

Il primo progetto riguarda il gioco a distanza, quello sui siti dei nuovi casinò online. Questi offriranno i propri servizi nell’ambito del gioco liberalizzato, laddove fino ad ora sussiste un monopolio gestito dallo Stato. A poter operare offrendo casinò online nuovi su questo mercato, saranno anche gli operatori con sede nello Spazio Economico Europeo (SEE).

Il secondo progetto riguarda invece le modifiche relative ad alcuni aspetti del gioco e della sua organizzazione. Come ad esempio le caratteristiche che devono essere in possesso degli operatori che vogliono ottenere la licenza di gioco, la durata della stessa e così via. Questo mira a regolamentare anche gli operatori appartenenti a uno degli Stati SEE, che sono intenzionati ad aprire un sito di gioco in Ungheria.

Nuovi casino online AAMS anche in Ungheria?

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Meta di turismo molto apprezzata anche dagli Italiani, l’Ungheria è destinata ad avvicinarsi all’Europa occidentale anche sul versante del gaming. I due progetti allo studio, infatti portano il Paese verso una regolamentazione del settore in linea con quanto previsto dalle indicazioni della Commissione Europea e dunque in convergenza con quanto altri Stati, come Italia e Spagna, hanno già fatto. Chi desidera aprire casinò online nuovi in Ungheria dovrà ottenere una licenza, questa dovrà essere rilasciata dall’Autorità di Vigilanza sul Gioco. Un meccanismo molto simile a quello del sistema di concessioni in vigore in Italia, gestito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ex AAMS).

A differenza di quanto avviene nel nostro Paese, dove il numero di licenze è limitato, in Ungheria non vi sarà questo limite, ma la concessione non potrà essere assegnata agli operatori che negli ultimi 10 anni hanno operato senza licenza in uno stato SEE. Allo stesso modo di altri paesi europei, anche in Ungheria, pur liberalizzando il settore del gaming, l’obiettivo è quello di favorire il gioco responsabile. L’accento sarà posto sulla protezione e tutela dei giocatori.

Un esempio: le modalità di pagamento accettate dai siti di gioco. I depositi potranno essere accettati solo tramite pagamento con bonifico, carta di credito, oppure presso un punto vendita collegato al sito. Questo potrà effettuare un pagamento con bonifico, sul sito dell’operatore, per conto dell’utente.

Requisiti minimi dei casinò online e operatori stranieri

bandiera Ungheria, UE ed Italia

Come avviene con l’ADM quando assegna licenze a nuovi casinò italiani, anche gli operatori che decidono di investire in Ungheria dovranno avere requisiti minimi che saranno verificati per la concessione della licenza. I nuovi casino online che possiamo trovare nel nostro Paese infatti, da un punto di vista aziendale devono evidenziare una propria solidità economica e anche effettuare un pagamento iniziale di una somma stabilità nel bando.

Anche in Ungheria per ottenere la licenza sarà previsto un capitale minimo iniziale, l’aver maturato una certa esperienza nel settore del gaming a distanza, e la licenza per il gioco avrà una durata prestabilita e limitata nel tempo. Gli operatori stranieri interessati, compresi quelli che gestiscono casino AAMS nuovi in Italia, possono richiedere una licenza in Ungheria, aprendo una filiale nel paese, oppure costituendo lì un’apposita società registrata per il gioco a distanza.

Il problema della dipendenza dal gioco è molto sentito anche in Ungheria, per questo la nuova regolamentazione mette al centro il tema della tutela dei giocatori. Tra gli strumenti ritenuti più efficaci vi sono quelli che mirano alla prevenzione del gioco per i minori di 18 anni, anche attraverso la regolamentazione della pubblicità del gioco. I due disegni di legge prevedono una serie di prescrizioni sul versante della protezione degli utenti e del gioco responsabile. In questo modo si mira a controbilanciare gli inevitabili effetti della liberalizzazione del settore sull’aumento delle giocate e dei giocatori.