> > "Olimpidi Invernali", polemica per l'errore dell'Appendino

"Olimpidi Invernali", polemica per l'errore dell'Appendino

"Olimpidi Invernali", polemica per l'errore dell'Appendino

Chiara Appendino è stata bersagliata sui social per aver scritto "Olimpidi". La sindaca contesta al Coni la mancata candidatura di Torino.

Le Olimpiadi 2026 dividono. L’evento sportivo dedicato agli sport invernali è il nuovo pomo della discordia tra Torino e Milano. La sindaca M5s Chiara Appendino, ha condiviso una foto sul proprio profilo Facebook delle 2 città messe a confronto, a favore della sua posizione, con Torino molto più candidabile del capoluogo lombardo. Il popolo della Rete non perdona, a cominciare dalla foto. La discussione è ancora aperta.

“Olimpidi”

Quella foto di confronto tra Torino e Milano proprio non piace. Innanzitutto, al centro del mirino degli utenti è l’errore di battitura nella scritta in sovra impressione alla foto stessa: “Olimpidi”. Un refuso, certo, che gli utenti hanno notato e segnalato allo scopo di dare vita alla discussione. La sindaca Appendino non raccoglie, se non alla seconda osservazione. Quella per cui, mentre il panorama di Torino è stato ritratto con le montagne di sfondo, la foto di Milano è stata scattata da Nord verso Sud.

"Olimpidi Invernali". Polemica sui social

Vale a dire in direzione della pianura e non delle Alpi. “A onor del vero Milano è molto vicina alle Alpi, tanto quanto Torino”, ha scritto un utente, che ha aggiunto:

“Poi se vuol pubblicare una foto scattata in direzione della pianura per avvalorare le sue tesi ok, ma la realtà è ben diversa“.

Bacchettata, la sindaca di Torino ha risposto per le rime, sostenendo che la foto avrebbe l’intenzione (del fotografo) di sottolineare come tra Milano e le Alpi ci siano oltre 3 ore di macchina, troppe rispetto all’ora piena tra Torino e Bardonecchia.

Le Olimpiadi 2026

Per la sindaca il Coni avrebbe fatto una scelta “incomprensibile” e avrebbe condotto la candidatura di Milano ben poco trasparente. “Tengo a ricordare che, nonostante il Coni avesse avviato anzitempo l’iter di candidatura con la sola Milano, Torino si era ufficialmente candidata, come da dossier presentato al Coni a luglio 2018 e da delibera approvata dalla mia maggioranza in Consiglio Comunale. La nostra proposta è stata poi inspiegabilmente lasciata in disparte, salvo una ipotesi di candidatura a 3, poi tramontata, dove a Torino veniva assegnata 1 disciplina e mezza: il pattinaggio di velocità e l’hockey maschile”.

“Governo non metterà un euro”

Alcuni utenti, però, hanno messo in dubbio la versione della Appendino, sostenendo che si sarebbe trattato di una montatura della sindaca stessa, allo scopo di mascherare il mancato appoggio del consiglio comunale torinese, nonostante sul piatto, la prima cittadina avesse posto la propria carica. Intanto, a fronte della proposta a 3 saltata (Milano-Cortina-Torino), Luigi Di Maio ha fatto sapere che il Governo non “metterà un euro sia per i costi diretti sia per quelli indiretti”.