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Omicidio Francesco Pio Maimone, arrestati i complici dell'assassino: hanno nascosto la pistola

Sono sette gli accusati di complicità per l'omicidio del 18enne avvenuto a Mergellina

Sono sette gli accusati di complicità per l'omicidio del 18enne avvenuto a Mergellina

Continuano le indagini per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, il 18enne ucciso da un colpo di pistola vagante lo scorso 20 marzo agli chalet di Mergellina, sul Lungomare di Napoli.

Nella mattinata di oggi, giovedì 12 ottobre, la Polizia ha arrestato sette persone che sono ritenute complici di Francesco Pio Valda, l’assassino.

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Lo hanno aiutato a disfarsi dell’arma

Secondo quanto emerso dalle indagini, i sette arrestati avrebbero aiutato Valda a disfarsi della pistola utilizzata per colpire Maimone.

Il gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, ha disposto il carcere per quattro dei sette ragazzi, mentre per gli altri tre sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Le accuse sono di detenzione di armi comuni da sparo e favoreggiamento, reati aggravati anche dalle modalità mafiose.

La ricostruzione di quel giorno

Quel giorno, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, all’esterno di una chalet di Mergellina scoppiò una lite tra due gruppi di ragazzi, tra cui quello di cui faceva parte Valda che fece esplodere alcuni colpi di pistola, uno dei quali colpì in pieno Maimone, che si trovava poco distante insieme ad alcuni amici ed era del tutto estraneo alla lite.

Valda è stato individuato e arrestato dalla Polizia di Napoli il giorno seguente a quel 20 marzo.

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