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Ong e salvataggi in mare: le nuove regole al vaglio del Consiglio dei Ministri

Ecco le nuove regole su migranti ed Ong

Alla fine prevale la linea dura della Lega ma Forza Italia ottiene uno spacchettamento anti rilievi Ue, Ong e salvataggi in mare: ecco le nuove regole

Ong e salvataggi in mare, ecco le nuove regole al vaglio del Consiglio dei Ministri con la stretta del governo con un apposito codice che prevede anche multe e confische. Il sunto è che da adesso  le navi potranno transitare e intervenire solo per i soccorsi ma sotto il controllo e le indicazioni delle autorità territoriali. E per chi violasse le regole stabilite dall’esecutivo a guida Giorgia Meloni Ansa spiega che “sono previste sanzioni per il comandante, l’armatore e il proprietario, fino a 50.000 mila euro, compresa la confisca del mezzo”. 

Nuove regole su Ong e salvataggi

Messo che deve anche avere una “idoneità tecnica” per la sicurezza nella navigazione. Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri  è il prodotto di molte riunioni tecniche e di tanti confronti politici non immuni da tensioni. Perché? Perché ad esempio la Lega avrebbe preferito che già in questo provvedimento sui migranti ci fossero le misure contro le baby gang e la violenza sulle donne. Si è provveduto invece ad una sorta di spacchettamento per approfondire ogni singolo tema. Pare che dietro questo rinvio per motivi tecnici ci possa essere anche la “manina” di Forza Italia, partito propenso a delegare il tema migranti all’Ue. 

Evitare rilievi da parte di Ue e Quirinale

Lo scopo degli azzurri è evitare anche rilievi di carattere costituzionale da parte del Quirinale. Ad ogni modo per le Ong è passa la linea dura perorata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Transito e sosta in territorio nazionale sono comunque garantiti ai soli fini di assicurare il soccorso e l’assistenza a terra delle persone prese a bordo a tutela della loro incolumità“. Le operazioni di soccorso devono essere “immediatamente comunicate al centro di coordinamento competente per il soccorso marittimo nella cui area di responsabilità si svolge l’evento e allo Stato di bandiera, ed effettuate nel rispetto delle indicazioni delle predette autorità”. Se si violano le regole “si applica al comandante della nave la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 50.000. La responsabilità solidale si estende all’armatore e al proprietario della nave“.