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Inquinamento, Oxfam: “L’1% più ricco della popolazione emette CO2 come 5 miliardi di abitanti”

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Secondo l’ultimo dossier Oxfam, L’1% più ricco della popolazione emette CO2 e inquina come 5 miliardi di abitanti.

L’1% più ricco della popolazione inquina come 5 miliardi di persone: è quanto emerge dal dossier sull’inquinamento sviluppato e diffuso da Oxfam. In particolare, il rapporto sottolinea che le emissioni di CO2 generate da questo ristretto gruppo di “privilegiati” provocheranno oltre 1,3 milioni di morti a causa degli effetti del riscaldamento globale entro il 2030.

Oxfam, l’1% più ricco della popolazione inquina come 5 miliardi

Il dato allarmante denunciato dall’Oxfam su inquinamento ed emissioni di anidride carbonica risale ai dati racconti nel 2019. Le stime effettuate hanno rivelato che, proprio nel 2019, l’1% più ricco in termini di reddito della popolazione mondiale ha dato origine a una quota di emissioni di CO2 corrispondente a quella prodotta normalmente da 5 miliardi di persone, ossia circa i due terzi dell’umanità.

Inoltre, il dossier ha svelato che le emissioni di cui è responsabile l’1% più ricco causeranno 1,3 milioni di vittime per gli effetti del riscaldamento globale. La maggior parte dei decessi sarà registrata entro il 2030.

Il dossier

La segnalazione shock è arrivata a pochi giorni dall’apertura dei lavori della Cop28 sul clima che si terrà a Dubai dal 30 al 12 dicembre.

“La quota di emissioni di CO2 di cui è responsabile l’1% degli individui più facoltosi del mondo è salita al 16% nel 2019. In Italia nel 2019 il top 10% emetteva il 36% in più rispetto al 50% più povero della popolazione”, ha scritto l’Oxfam. “Le emissioni di cui è responsabile l’1% più ricco del Pianeta causeranno 1,3 milioni di vittime a causa degli effetti del riscaldamento globale, la maggior parte entro il 2030. Vittime che si potrebbero evitare con un radicale e immediato cambio di rotta”, si legge ancora nel rapporto.

Il report pubblicato prima di Cop27

Un precedente studio Oxfam aveva sottolineato che un aumento delle imposizioni sui grandi patrimoni garantirebbe di raccogliere fino a 1.400 miliardi di dollari l’anno. Si tratterebbe di risorse fondamentali che potrebbero parzialmente contribuire ad aiutare i Paesi in via di sviluppo, che sono quelli maggiormente devastati dalla crisi climatica. In questo scenario, se le risorse venissero adeguatamente veicolate, i Paesi in via di sviluppo potrebbero adattarsi e affrontare perdite e danni da eventi climatici estremi.

Secondo le stime dell’UNEP, i costi di adattamento per questi Paesi raggiungeranno quota 300 miliardi entro il 2030. Nello specifico, soltanto l’Africa necessiterà di 600 miliardi tra il 2020 e il 2030.

Restando sul tema, la richiesta di Oxfam riguarda anche un incremento delle tasse degli investimenti più inquinanti in modo tale da scoraggiare gli stessi. Simili proposte erano state illustrate nel rapporto Oxfam pubblicato prima dell’inizio della Cop27.