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Pagamenti col pos e tetto al contante, cosa potrebbe cambiare dal 2023: le proposte del centrodestra

Le possibili novità 2023 nei pagamenti Pos

Una possibile rivoluzione dei pagamenti col pos e sul tetto al contante, ma cambiare è direttamente collegato allo scenario politico del dopo elezioni

Pagamenti col pos e tetto al contante, ecco cosa potrebbe cambiare dal 2023 ed ecco le proposte del centrodestra. L’innalzamento del tetto d’uso è fissato a 2mila euro ma dall’anno prossimo potrebbe scendere a 1000, a meno di ulteriori atti normativi. IL programma che per il voto del 25 settembre vede agire insieme Lega, Fdi, Forza Italia e Noi Moderati c’è un tema generico: allineare questo limite alla media dell’Unione europea

Pagamenti pos, cosa potrebbe cambiare

Ci sono paesi Ue in cui il tetto non esiste o paesi dove è inferiore. Il dato politico-economico è che Carroccio e Forza Italia hanno messo come la pensano su programmi elettorali già diffusi. Ecco le condotte: il tetto proposto da FI e Carroccio è noto, dal canto suo Fratelli d’Italia cita l’allineamento alla media Ue. In Italia l’evasione fiscale è massiva ed endemica, quindi innalzare il tetto sembra un rischio

Due possibili scenari per l’anno prossimo

La Lega spiega che “a causa della normativa che impone il limite all’utilizzo del contante (…) molti esercizi commerciali hanno perso l’opportunità di attrarre clientela, soprattutto straniera, abituata a spendere in contanti. Ognuno deve essere libero di pagare nella modalità e quantità che preferisce“. E quindi? Per il Carroccio il limite del 2023 è comunque “fuori scala”. E il partito di Giorgia Meloni? Non indica soglie e mette in spunta la cancellazione dell’obbligo “per le piccole attività di accettare pagamenti elettronici”. E a tirare le somme? Con il centrodestra vincitore ci sono due soluzioni possibili: nel 2023 il tetto contante salirà e l’obbligo del pos per i piccoli esercenti sparirà