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Pagava dei ragazzini per avere rapporti sessuali con loro: arrestato parroco di Presenzano

parroco accusato di induzione alla prostituzione

Accusato di "induzione alla prostituzione", il parroco era già stato sospeso dalla curia il natale scorso. Attualmente è sotto inchiesta.

Gianfranco Roncone, ex parroco di Presenzano (Caserta), si trova attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di “induzione alla prostituzione”.

Triste da dire, ma, a quanto sembra, il lupo perde il pelo ma non il vizio, essendo questo l’ennessimo caso che vede coinvolti uomini di chiesa, ragazzi minorenni e abusi sessuali.

Si ricorda, ad esempio, il prete arrestato per avere avuto rapporti sessuali sull’altare della chiesa.

Arrestato parroco: pagava minori per rapporti sessuali

Le accuse sono quelle di induzione alla prostituzione, anche se il giudice per le indagini premilinari preme per derubricarle a “semplice” violenza sessuale.

Se Gianfranco Roncone, ex parroco di Presenzano in provincia di Caserta, abbia o meno pagato dei ragazzi minorenni per avere con loro dei rapporti sessuali, verrà provato in tribunale. Ciò che invece rimarrà indelebile, è la sospensione dalla curia avvenuta la scorsa vigilia di Natale.

Indipendentemente dai capi d’accusa, le vicende contestate all’ormai ex uomo di chiesa, riguardano almeno 2 ragazzi minorenni.

I legali di Roncone, Dario Mancino e Renato Iappelli, respingono ogni accusa, promettendo di difendere il loro assistito sino all’ultimo grado di giudizio. Non solo, i due avvocati premono anche per richiedere la revoca degli arresti domiciliari.

Di contro, i magistrati insistono sulla pista che vede l’ex parroco pagare i ragazzini prima di ottenere da loro i favori sessuali, il che aggraverebbe la sua posizione: non solo quella morale come uomo di chiesa, ma anche quella penale, visto che si entrerebbe nel campo della prostituzione minorile.

Lascia perplessi, tra le altre cose, il lasso di tempo trascorso dall’inzio delle indagini agli effettivi arresti domiciliari, avvenuti solamente pochi giorni or sono da parte dei Carabinieri di Capua.

Si attendono ulteriori sviluppi della vicenda, la quale ancora non è entrata nemmeno nel primo grado di giudizio in tribunale.

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