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Palermo: secondo bimbo ricoverato per aver ingerito droga in casa

Droga in casa: bimbo ricoverato a Palermo

A Palermo è stato ricoverato un bimbo per aver ingerito droghe leggere in casa. Si tratta del secondo caso in pochi giorni.

 Un altro bambino di Palermo è stato ricoverato in ospedale per aver ingerito droga. È il secondo caso in pochi giorni.

Stando alle prime ricostruzioni si tratterebbe di assunzione accidentale di stupefacenti, che in questo caso il piccolo avrebbe trovato in casa e ingerito. Il bimbo sembrerebbe fuori pericolo, ma è tenuto in osservazione.

Palermo, bimbo ricoverato in ospedale: ha ingerito droga

Il bimbo è stato trasportato d’urgenza nel nosocomio pediatrico del capoluogo siciliano. Dopo attenti esami è risultato positivo alla cannabis.

Le indagini per far luce su eventuali responsabilità dei genitori sono state affidate alla procura per i minorenni diretta da Claudia Caramanna. I genitori sono stati sentiti dagli agenti della Polizia. Al momento non hanno fornito informazioni utili e avrebbero ignorato di possedere stupefacenti e cannabinoidi in casa.

Bambini ricoverati per droga: secondo caso a Palermo

“È il secondo caso in pochi giorni. Al momento il bambino è ricoverato”. Questo il primo bollettino della dottoressa Desirée Farinella, responsabile della direzione medica dell’ospedale dei bambini “G. Di Cristina”.

L’esperta fa luce sui rischi e pericoli, anche dovuti alla presenza di droghe leggere tra le mura domestiche. “L’uso domestico o la manipolazione domestica delle cosiddette droghe leggere ha dei rischi anche molto seri sulla salute dei bambini. Bisogna mantenere alto il livello d’informazione sul fenomeno in stretta la collaborazione con le procure a tutela dei bambini”.

Nell’aprile scorso è accaduto anche a Vicenza, dove un bambino aveva ingerito persino della cocaina.

Droga in casa: sempre più tracce nelle acque reflue

Il consumo in casa di droghe leggere e pesanti risulta in crescita, tanto che nelle grandi città italiane è stata più volte rinvenuta traccia di cocaina e cannabinoidi nelle acque reflue e fognarie.

Un rapporto della rete di ricerca Score e dell’Emcdda, dell’Osservatorio europeo sulle droghe, rileva un costante aumento della presenza di benzoilecgonina nelle acque reflue di Milano.

Roberta Pacifici, direttore del Centro alcol, fumo e droghe dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) tempo fa ha sottolineato i pericoli da assunzione di droghe, compresa la marijuana, per bambini piccoli e per quelli in utero. Anche l’assunzione accidentale può provocare seri danni al sistema nervoso e, nel caso del feto, alla crescita del futuro nascituro.