La vicenda risale al 2006. Paola Sandri, una ricercatrice italiana di 29 anni del vicentino è stata uccisa mentre stava svolgendo un dottorato di ricerca in Cina. A 16 anni di distanza dalla morte della giovane è arrivata la sentenza da parte del tribunale cinese: il presunto assassino di Paola è stato condannato a morte. “Si è chiuso un cerchio”, è stato il commento del padre di Paola, Luigi Sandri.
Paola Sandri, tribunale cinese condanna a morte il presunto omicida: cosa è successo
Stando a quanto ha riportato “Il Giornale di Vicenza”, la Corte federale di Pechino ha letto la sentenza alla presenza del personale del Consolato Italiano che ha messo al corrente i familiari della giovane ricercatrice. Ad ogni modo la pena inflitta al detenuto – si apprende – potrebbe essere convertita in ergastolo nel caso in cui l’uomo mantenga in carcere una buona condotta.
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La vicenda
Paola Sandri era stata aggredita mortalmente da un uomo che, nella sera del 25 luglio 2006, aveva tentato di portarle via una borsetta. Quest’ultimo la colpì con tre coltellate, di fatto uccidendola. Venne ritrovata in condizioni critiche insanguinata in stato incosciente a Chaoyang Park. Trasferita in ospedale, Paola morirà in Pronto Soccorso: le sue ferite erano troppo gravi.