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Pavia, una maestra finisce a processo abuso di mezzi di correzione

Scuola

Finisce a processo una maestra di Pavia di 62 anni che insultava i suoi alunni. Ad alcuni faceva indossare delle orecchie d'asino.

Una maestra di 62 anni di Pavia finisce a processo per aver maltrattato i suoi alunni ed aver abusato dei mezzi di correzione. La vicenda risale al 2020 dopo che un’altra maestra l’aveva denunciata.

Pavia, una maestra finisce a processo abuso di mezzi di correzione

Una sua collega, due anni fa, aveva denunciato la 62enne in quanto entrando nella sua classe aveva visto come stava trattando i bambini. La vicenda si apprende solo ora che la docente è stata rinviata a giudizio. La Procura della Repubblica aveva aperto un fascicolo parlando di maltrattamenti. Successivamente l’accusa nei confronti dell’insegnante si è tramutata in abuso di mezzi di correzione. La collega che ha denunciato la 62enne ha trovato anche altri testimoni e l’appoggio della dirigente scolastica.

Gli insulti agli studenti e le pene a cui erano sottoposti

I metodi della maestra erano brutali ed umilianti. La sua violenza non è mai stata fisica ma psicologica. Spesso le pene che infliggeva ai suoi piccoli studenti erano realizzate dai compagni di classe delle vittime. Un esempio può essere quello di mettere le orecchie d’asino, disegnate da un altro bambino, sulla testa di un alunno. Si apprende dal quotidiano la Repubblica che in altre occasioni la maestra si sarebbe rivolta ai bambini definendoli “bestiacce“, “imbecilli” sino a “sei un puzzone” e anche “dì a tua mamma di metterti vestiti puliti“.