Argomenti trattati
- Paxlovid, arriva l’approvazione dell’Ema: l’antivirale “due in uno” che frena il virus e lo mantiene “frenato”
- Per chi è indicato il Paxlovid su cui è arrivata l’approvazione dell’Ema: adulti malati ma non necessitanti di ossigeno
- Lo studio sull’efficacia del Paxlovid, arriva l’approvazione dell’Ema e i dati dicono che riduce i ricoveri e scongiura molti decessi
Paxlovid, la pillola anti Covid di Pfizer, è pronta a sfidare il coronavirus, arriva l’approvazione dell’Ema con un disco verde arrivato dal comitato per i medicinali per uso umano dell’agenzia europea. Il summit della sezione Chmp ha dunque autorizzato l’immissione in commercio condizionale per l’antivirale orale che Pfizer ha messo a punto per contrastare il covid. Un via libera atteso dopo che già a dicembre 2021 c’era stato il parere favorevole all’uso di emergenza per i Paesi che avessero ritenuto opportuno utilizzarlo ancora prima della commercializzazione.
Ma cos’è il Paxlovid? In maniera sintetica si tratta del primo antivirale per via orale raccomandato nell’UE per il trattamento anti covid. Il Paxlovid è composto da due principi attivi , PF-07321332 e ritonavir, in due compresse diverse. Cosa fanno? Il primo riduce la capacità di replicazione del coronavirus, il secondo permette al primo di espletare questa azione terapeutica più a lungo. Per chi è indicato il Paxlovir?
Per chi è indicato il Paxlovid su cui è arrivata l’approvazione dell’Ema: adulti malati ma non necessitanti di ossigeno
Per adulti che abbiano il covid non in forma severa ma che siano a rischio di peggioramento, quindi a pazienti che non necessitano di ossigeno ma che sotto ossigeno potrebbero andarci. Lo studio sul farmaco ha evidenziato riduzioni significative di ricoveri e decessi nei pazienti che avevano una precondizione di vulnerablità agli effetti severi del Covid. Come si è proceduto? Somministrando Paxlovid o placebo a pazienti entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi del covid e che non avevano ricevuto monoclonali, cioè difese aggiuntive.
Lo studio sull’efficacia del Paxlovid, arriva l’approvazione dell’Ema e i dati dicono che riduce i ricoveri e scongiura molti decessi
Nel mese successivo al trattamento, lo 0,8% dei pazienti trattati con Paxlovid, cioè 8 su 1.039, ha subito un ricovero in ospedale per più di 24 ore, mentre il 6,3% , cioè 66 su 1.046 di coloro che hanno ricevuto il placebo in ospedale ci erano andati e come. E i decessi? Nessuno fra i trattati con Paxlovid e 9 fra quelli trattati con placebo. Attenzione: la più parte dei pazienti era stata infettata con la variante Delta ma l’Ema ritiene che l’effetto sia i medesimo con Omicron e altre varianti.