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Omicidio Meredith, accolto il ricorso di Amanda Knox contro la condanna per calunnia

Knox Amanda

Accolto dalla Cassazione il ricorso della giornalista americana contro la condanna a tre anni di reclusione per calunnia a Patrick Lumumba: istituito il quarto grado di giudizio

Accolto dalla Cassazione il ricorso di Amanda Knox contro la condanna a tre anni di reclusione per calunnia a Patrick Lumumba nell’ambito dell’inchiesta per l’omicidio di Meredith Kercher. Disposto dai giudici un nuovo processo.

L’accusa a Patrick Lumumba per il delitto del primo novembre 2007

La condanna alla giornalista americana per calunnia era stata confermata dalla Cassazione con la sentenza che aveva assolto lei e Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher il primo novembre del 2007. Impugnata dai suoi difensori sulla base di una pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo che aveva riconosciuto la violazione del diritto di difesa di Knox, «istituisce a tutti gli effetti un quarto grado di giudizio», commenta l’avvocato di Lumumba, (accusato da Amanda dell’omicidio Kercher, poi prosciolto perché riconosciuto estraneo al delitto). «Quanto stabilito ora dalla Cassazione pone un problema di certezza del diritto e di sovranità della nostra giurisprudenza. Si pone una questione di rapporti tra la decisione della Corte europea e la giurisdizione italiana», chiosa il legale.

Nessun aggravamento della condanna per Knox

«Non è prevista una reformatio in peius, cioè più afflittiva per chi ha fatto appello», commenta ancora il legale di Lumumba, spiegando che nel nuovo processo per calunnia Amanda Knox non rischia alcun aggravamento della condanna a tre anni di reclusione, già scontati con i quasi quattro passati dietro le sbarre tra novembre 2007 e ottobre 2011.