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Dl fiscale, nessun condono: confermata la pace fiscale

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Vertice a Palazzo Chigi per discutere del dl fiscale. Fonti governative confermano che non ci sarà nessun condono, ma sì alla pace fiscale.

È terminato nella notte il vertice convocato a Palazzo Chigi dal premier Conte per discutere del dl fiscale. Al tavolo delle trattative si sono seduti, oltre ai due vicepremier, i ministri Tria, Bonafede, Fraccaro e i sottosegretari al Mef Castelli, Garavaglia e Bitonci. Al termine dell’incontro, fonti governative della Lega hanno fatto sapere che è stato raggiunto un “pieno accordo” tra le parti. “Confermata l’assenza del condono“, hanno dichiarato. “Restano tutte le misure della pace fiscale, come la possibilità di spalmare in cinque anni il dovuto, la possibilità di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi di giudizio”. Scompare, invece, “la dichiarazione integrativa. Quindi sarà possibile regolarizzare solo il dichiarato”, hanno precisato fonti del M5S. Per quanto riguarda il carcere per gli evasori, al momento non sono previsti inasprimenti delle pene. Ma fonti governative assicurano che esiste un accordo nella maggioranza per un futuro disegno di legge.

Dl fiscale, tutte le proposte

In tema di evasione fiscale, sarà inoltre presentato un emendamento per sbloccare le banche dati e per consentire alla Guardia di Finanza l’accesso a tutti i dati anagrafici dei cittadini, senza previa consultazione dei magistrati. In questo modo, la GdF avrà modo di controllare tutte le transazioni sospette. Un altro emendamento riguarderà, invece, l’eliminazione della “tassa sui metri quadrati di ombra degli ombrelloni presenti negli stabilimenti balneari“. Nel dl fiscale sarà presente anche il bonus bebè. Confermata la tassazione sul money transfer, già annunciata e prevista fino all’1,5%. C’è accordo anche sulla detassazione delle sigarette elettroniche.

Nel pomeriggio di lunedì 19 novembre, la Commissione Bilancio sarà chiamata a esprimere un giudizio sul decreto. In serata, la Commissione Finanze al Senato voterà gli emendamenti presentati.