> > Tav, Di Maio contro Salvini "Non spingere dove non c'è accordo"

Tav, Di Maio contro Salvini "Non spingere dove non c'è accordo"

Scontro Lega M5S sulla Tav

Di Maio ha ribadito l'opposizione alla Tav: "Il ridimensionamento è una supercazzola". Salvini: "No a scambi Tav-Diciotti, non siamo al mercato".

Continua il botta e risposta tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini sulla Tav Torino-Lione. “Finché saremo noi al governo, la Tav non si fa“, ha ribadito il leader pentastellato da Ortona. “Il ridimensionamento dell’opera è una supercazzola. Per me valgono le priorità. In questo governo ce lo siamo detti chiaramente dall’inizio: ci sono cose su cui siamo d’accordo e altre no. Lavoriamo su quelle su cui siamo d’accordo, altrimenti devo concludere che si spinge su cose su cui non siamo d’accordo per creare tensioni nel governo. Io non lo consiglio”. Il ministro dell’Interno ha garantito di non voler “far saltare il governo, ma le cose bisogna farle, non bloccarle”.

Tav e caso Diciotti

Alle tensioni sulla Tav si aggiungono quelle relative al caso Diciotti. Il ministro Salvini ha negato di aver chiesto e ricevuto un sostegno da parte del Movimento in cambio di concessioni sull’alta velocità: “Non servono aiutini. Non siamo al mercato, io ti do questo, tu mi dai quello. In Senato ognuno sarà libero di votare come crede”. Fa un passo indietro il vicepremier Di Maio, che apre alla possibilità di votare a favore dell’immunità parlamentare. “Nella nostra storia non abbiamo mai votato per utilizzare l’immunità parlamentare, ma stavolta leggeremo le carte“, ha dichiarato. “Questa è un po’ diversa da un’immunità. Ma per quanto mi riguarda il mio riferimento sono i senatori della Giunta che seguiranno tutto il procedimento. Poi decideremo”.

Davanti a un possibile e irrimediabile scontro con gli alleati, Salvini non ha nascosto che “i giornalisti continuano a dirmi: ‘Guarda i sondaggi. La Lega è diventata il primo partito, tu sei la persona più importante. Fai saltare tutto così eleggi più deputati e senatori. A queste persone dico che la mia parola vale più di qualsiasi sondaggio. Non faccio saltare il governo”.

Fico “Rispettiamo il contratto”

Intervistato a Che tempo che fa, il presidente della Camera Roberto Fico ha ricordato che “ci sono molte ragioni che possono portare a divergere e alcune per rimanere insieme rispetto a un contratto. Si deve andare avanti rispetto a ciò che si è detto nel contratto, non per altre cose che sono fuori”. Interpellato sul caso Diciotti, Fico ha sottolineato che “rispetto in modo non solo formale ma sostanziale qualsiasi decisione prenderanno la Giunta e il Senato. Nel merito, non entrerò nella decisione. Personalmente, dico che se mai arrivasse a me una richiesta nella magistratura nei miei confronti – per qualsiasi questione – pregherei la Camera di mia appartenenza di dare l’autorizzazione senza se e senza ma“.

“Mi pare che Fico dica di no a tutto tranne che agli sbarchi di immigrati e ai processi”, è la replica del ministro Salvini. “L’Italia ha bisogno di gente che costruisca, non che blocchi tutto”.