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Famiglia Cristiana contro la Lega: "Da Salvini sovranismo feticista"

Salvini

"Rosari e crocifissi usati come segni dal valore politico, ma in modo inverso rispetto al passato", scrive padre Antonio Spadaro di Civiltà Cattolica

“Il rosario brandito da Salvini e i fischi della folla a papa Francesco, ecco il sovranismo feticista“. Questo il titolo dell’editoriale di Famiglia Cristiana sulla manifestazione leghista svoltasi in piazza Duomo a Milano, sabato 18 maggio 2019. L’attacco alla Lega segue le critiche di Antonio Spadaro, direttore di Civiltà cattolica. “E’ andato in scena l’ennesimo esempio di strumentalizzazione religiosa per giustificare la violazione sistematica nel nostro Paese dei diritti umani“, si legge nell’editoriale. E ancora: “Mentre il capopolo della Lega esibiva il Vangelo, un’altra nave carica di vite umane veniva respinta e le Nazioni Unite ci condannavano per il decreto sicurezza”.

“Io credo che la politica partitica divida, Dio invece è di tutti. Invocare Dio per sé stessi è sempre molto pericoloso”, dice il segretario di stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Queste le parole pronunciate a margine della Festa dei Popoli a San Giovanni in Laterano, dove ha celebrato la messa lanciando un monito contro l’indifferenza.

L’attacco di Antonio Spadaro

Rosari e crocifissi sono usati come segni dal valore politico, ma in maniera inversa rispetto al passato. Se prima si dava a Dio quel che invece sarebbe stato bene restasse nelle mani di Cesare, adesso è Cesare a impugnare e brandire quello che è di Dio”. Così scrive sul suo profilo Facebook padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà cattolica. Non potevano mancare le accuse all’indomani della manifestazione dei sovranisti in cui Matteo Salvini ha chiuso il suo intervento stringendo nelle mani un rosario.

In un secondo post il direttore della rivista dei Gesuiti ricorda di “non nominare il nome di Dio invano” per “i propri scopi”. “La coscienza critica e il discernimento dovrebbe aiutare a capire che non è un comizio politico il luogo per fare litanie. Ciascuno può valutare le intenzioni e farsi la propria opinione. Tuttavia è chiaro che l’identitarismo nazionalista e sovranista ha bisogno di fondarsi anche sulla religione per imporsi. Ha trovato questa carta della strumentalizzazione religiosa come adatta e la usa”, ha sentenziato. Poi il suo monito: “La coscienza cristiana, a mio avviso, dovrebbe sussultare con sdegno e umiliazione nel vedersi così mercanteggiata e blandita. Si facciano i propri discorsi, ma davanti a Dio bisogna togliersi i sandali”.

La replica di Salvini

Non si è fatta attendere la replica del ministro Matteo Salvini, che dichiara: “L’Europa che nega le proprie radici non ha futuro. Io sono credente, mio dovere è salvare vite e svegliare coscienze”. Quindi ha aggiunto: “Il confronto con le altre culture è possibile solo riscoprendo la nostra storia e riscoprendo i nostri valori, come peraltro detto negli ultimi decenni da tutti i Santi Padri”. Sulla sua politica ha detto: “Sono orgoglioso di testimoniare, con azioni concrete e con gesti simbolici, la mia volontà di un’Italia più sicura e accogliente, ma nel rispetto di limiti e regole”. Lo dice Matteo Salvini dopo quanto scritto da padre Spadaro.

“Frati, suore, missionari, vescovi, cardinali mi scrivono dicendo: mi raccomando Salvini tenete duro”, ha rivelato ai giornalisti il ministro dell’Interno. Poi ha ribadito: “I cattivi sono quelli che vogliono accogliere tutti e poi li lasciano dormire in stazione e andare in giro a spacciare”. “Ho il telefonino zeppo di messaggi, ovviamente riservati, che finiscono tutti con la stessa frase: “Matteo non dirlo”. Sono frati, suore, missionari, vescovi, cardinali che mi scrivono e poi aggiungono di non dirlo in giro. Alla faccia della democrazia”, ha aggiunto.