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Fontana ai pm: "Comi mi diceva di rivolgermi a Caianiello"

Tangenti Fontana

"Non ho mai neppure preso in considerazione la proposta di Caianiello. Io avevo già deciso, ma ho preso tempo".

È stato depositato agli atti del Tribunale del Riesame il verbale dell’interrogatorio di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, indagato per abuso d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta su un giro di tangenti. Nel verbale, visionato dall’Ansa e citato dal Corriere della Sera, Fontana indica Gioacchino Caianiello come il “coordinatore ‘di fatto’ di Forza Italia a Varese. La stessa coordinatrice Lara Comi mi diceva sempre di rivolgermi a lui se avevo qualche problema”.

Fontana davanti ai pm

Caianiello emerge così come il “burattinaio” di quel sistema di tangenti e favori portato alla luce dall’inchiesta condotta dalla Dda di Milano. Sarebbe stato lui a suggerire al presidente della Giunta della Lombardia una nomina a leader della Formazione regionale, in cambio di incarichi di consulenza per Luca Marsico, socio di Fontana.

Lo stesso Fontana è considerato parte lesa nell’inchiesta per istigazione alla corruzione che la magistratura contesta proprio a Caianiello. Davanti ai pm, il governatore ha spiegato di non aver “neppure preso in considerazione la proposta di Caianiello. Io avevo già deciso, ma non gliel’ho detto chiaramente. Ho ‘traccheggiato’ prendendo tempo“. Durante l’interrogatorio, Fontana ha inoltre parlato del suo rapporto con il governatore della Liguria Giovanni Toti: “Con lui ne ho parlato in maniera molto generica, rappresentandogli la situazione. Forse Toti mi disse che se Marsico aveva bisogno poteva rivolgersi a lui”.

L’inchiesta sui direttori sanitari

I pm hanno interrogato Fontana anche sulle nomine dei direttori generali della sanità in diversi ospedali della Lombardia, tra cui il Sacco-Fatebenefratelli, riporta Il fatto quotidiano. Le domande degli inquirenti si sono concentrate in particolare sulla nomina di Alessandro Visconti, considerato in quota Lega. “All’inizio del mio mandato, l’unico criterio seguito per la nomina dei D.G. delle Ats e delle Asst è stato esclusivamente quello della professionalità e non di appartenenza politica”, ha risposto il governatore. “E poi quella di Visconti – di cui non escludo che sia un simpatizzante della Lega – è stata una conferma. Precedentemente aveva dato un’ottima prova”.