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Roberto Fico sulla votazione di Luigi Di Maio: "No a individualismi"

roberto fico e luigi di maio

Il voto di fiducia proposto da Di Maio sulla piattaforma Rousseau non trova l'approvazione del presidente della Camera che non ha partecipato al voto.

Il presidente della Camera Roberto Fico si è dichiarato contrario al voto di fiducia lanciato da Luigi Di Maio sulla piattaforma Rousseau. L’esponente 5 stelle non approva gli individualismi e ritiene necessaria la costruzione di un persorso identitario forte all’interno del Movimento.

Il voto di fiducia a Di Maio

Nei giorni scorsi Luigi Di Maio, a seguito dei risultati oppenuti alle elezioni europee, aveva deciso di lanciare un voto di fiducia sul blog del Movimento. Il compagno pentastellato Roberto Fico, però, ha bocciato l’idea del vicepremier con un lungo post su Facebook. Il presidente della Camera dei Deputati, infatti, era contrario alla votazione e ha dichiarato di non aver preso parte all’iniziativa.

Nel corso dell’assemblea parlamentare congiunta tenutasi a Montecitorio lo scorso giovedì, Fico aveva commentato: “Ho subito detto di non essere d’accordo con il lancio della votazione di oggi su Rousseau. E per questo non parteciperò al voto. Sono sempre stato contrario alla politica che si identifica in una sola persona. Se il focus resta sulla fiducia da accordare o meno a una figura, e non sui tanti cambiamenti che invece, insieme, occorre porre in essere, non ci potrà essere alcuna evoluzione. Significa non cambiare niente”. Infine, il presidente non ha partecipato nemmeno all’assemblea dei gruppi M5s.

Ricostruire il movimento

Secondo Fico occorre accantonare gli individualismi e ricostruire il Movimento seppur senza tornare alle origini. “All’interno delle istituzioni ci sono maggiori e diverse difficoltà, tutto è più complesso. Ma proprio per questo dobbiamo dirci con forza e chiarezza a quali valori e principi aderiamo. E quindi chi siamo”. Secondo il presidente della Camera, inoltre “è necessario individuare una strada ed è proprio per questo che abbiamo bisogno di costruire un percorso identitario forte”. La proposta di Roberto Fico prevede due opzioni: il ripensamento dell’idea di movimento oppure il passaggio alla formazione di un partito vero e proprio. Poi conclude: “Questo presuppone capire insieme come continuare a sviluppare questa idea oggi, in un contesto generale per forza di cose più ampio e complesso. Questo percorso da trovare insieme non è più rinviabile”.