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M5S, il tesoretto Rousseau: debiti per 500 mila euro

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Rousseau tra guadagni e debiti: dai versamenti dei parlamentari, alle spese per estintori e mouse gonfiabili. Ecco il tesoretto del M5S.

Il tesoretto del M5S incassato nel 2018 ammonterebbe a un milione 124mila 54 euro. Questa la cifra riscossa dall’Associazione Rousseau secondo quanto riferisce AdnKronos: di questi, ben 700mila versati da deputati e senatori.

I contributi da persone fisiche

E’ AdnKronos a riportare i dati dopo aver letto la relazione al rendiconto firmata da Casaleggio, tesoriere e presidente di Rousseau, che gestisce la piattaforma web del Movimento. “Associazioni, partiti e movimenti politici” no-profit avrebbero versato 119mila 800 euro di contributi, mentre i proventi da “attività editoriali, manifestazioni e altre attività” toccano i 2mila 731 euro. I “soggetti esteri”, ovvero donazioni da persone fisiche sotto il valore di 5mila euro, si attestano a 7mila 446 euro: 2mila 870 euro quelle dagli Stati Uniti e 2mila e 11 euro le donazioni provenienti dal Belgio.

Intervenuto sull’argomento Francesco Boccia, deputato del Pd, si è così espresso su Facebook: “Se nel 2018, con soli 9 mesi di legislatura, Rousseau ha racimolato un ‘tesoretto’ pari a circa 700mila euro versati da deputati e senatori, nel 2019 toccherà quasi 1,1 milioni. La piattaforma Rousseau riceverebbe ogni mese circa 97.800 euro, dai parlamentari del M5S. Sarebbe utile per tutti capire a quale titolo questa associazione, controllata di fatto dalla Casaleggio, azienda privata, incassi contributi dai deputati”. Il deputato – primo firmatario della proposta di legge del partito democratico sul conflitto di interessi digitale, ha poi continuato: “I rapporti tra Rousseau e la Casaleggio sono noti, ma se la Casaleggio dovesse incidere, così come incide, sulla scelta dei deputati e dei ministri sarebbe in palese conflitto di interessi e otterrebbe di fatto un finanziamento pubblico proprio da quel Parlamento che avrebbero voluto aprire come una ‘scatoletta di tonno’. La scatoletta di tonno si è trasformata in un bancomat. Chi continua a negarlo è chiaramente in mala fede.”

“I contributi da persone fisiche”, si legge in dettaglio nel bilancio, riguardano principalmente “il contributo per le piattaforme tecnologiche per l’attività dei gruppi e dei parlamentari” ed “il contributo per lo Scudo della rete avviato nel 2018″ – ovvero la funzione che ha come obiettivo di fornire la difesa legale agli iscritti del M5S dalle cause intentate contro di loro. Come previsto dal regolamento interno, ogni parlamentare del Movimento è tenuto a sborsare 300 euro al mese per sostenere Rousseau: ecco i 700mila euro.

Il debito di Rousseau

Ma quello che salta all’occhio in questo documento sono, soprattutto, le passività. Nella relazione al rendiconto dell’Associazione di Casaleggio, spiccano i “debiti verso fornitori”, stimati in 352mila 96 euro, rispetto ai 129mila 406 euro di ‘debiti tributari correnti’. Tra i “fatti di rilievo” verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio, si segnala “la pubblicazione di una nuova piattaforma di voto nel mese di marzo per aderire alle richieste privacy e alle richieste di volumi di partecipazione degli iscritti”: sistema che “è stato utilizzato per il voto delle europarlamentarie”. A quanto si legge, questo nuovo sistema “Garante della Privacy”, avrebbe ritenuto opportuno di inviare una sanzione di 50mila euro per irregolarità individuate lo scorso anno. Sistema che nel 2019 prevede ulteriori investimenti per “il miglioramento dell’infrastruttura sul fronte della sicurezza e della scalabilità ed il rilascio di nuove funzionalità a supporto degli iscritti”.

I costi di Rousseau

Ma quanto costa Rousseau all’anno? Tra le voci “spese” del 2018 spuntano un raffrescatore; un estintore; la “struttura mouse” (47mila 464 euro) ovvero una tensostruttura gonfiabile utilizzata nelle varie tappe del Rousseau City Lab e ancora computer, telefoni ed altre apparecchiature d’ufficio. 144mila 838 euro per servizi telematici e circa 90mila euro per attività editoriali, di informazione e comunicazione, a cominciare dal nuovo Blog delle Stelle, stimato 17mila euro. Senza contare i vari investimenti per i software (Sistema Ocr, Sistema gestione selezione, Sito Academy) e la nuova infrastruttura costata 33mila euro – più “personale dipendente” e “altri noleggi”.

E poi c’è Beppe Grillo

Ma a costare di più è il garante del Movimento 5 Stelle: Beppe Grillo. 272mila 972 euro. Questa la cifra spesa nel 2018 dall’Associazione Rousseau come supporto legale secondo quanto si legge nelle slide a corredo dell’ultimo bilancio. Nel dettaglio le ‘spese legali’ (176mila 651 euro), ‘accantonamenti per rischi’ (70mila euro), ‘contributi per Associazione Movimento 5 Stelle e Comitati’ (26mila 321 euro). Leggendo bene il rendiconto, si apprende che le spese ‘per infrastruttura’ toccano quota 220mila 318 euro, mentre quelle per ‘comunicazione e organizzazione eventi’ si attestano a 87mila 858 euro.