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Sea Watch, la comandante: "Non ho tempo per Salvini"

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Una freccia che fa più male di mille dichiarazioni. Carola Rackete, silenzia la polemica tra lei e Salvini dicendo che non ha tempo per lui.

Carola Rackete e la Sea Watch sono ancora ferme in attesa del via libera da parte delle autorità italiane. Sembrava tutto pronto, che la situazione si fosse risolta attraverso l’uso dei gommoni. Ma niente da fare, ancora tutto in stallo.

La situazione

La vicenda sembrava essersi risolta. I 42 migranti a bordo della nave Sea Watch avevano bisogno di un porto sicuro e lo avevano trovato. Sono a qualche centinaia di metri di distanza da Lampedusa e il progetto era quello di mettere in acqua i due gommoni della nave, trasportarvi i migranti e accompagnarli sulla terra ferma. Un piano che avrebbe evitato vittime, ma la Guardia di Finanza ha bloccato l’operazione ed invitato Carola ad aspettare ancora un pò: “Nelle ultime 24 ore le autorità italiane non si erano assunte la responsabilità di far sbarcare i migranti. Ecco perchè abbiamo deciso di entrare in porto da soli. Dal porto ci hanno detto che non c’era posto e quindi ci siamo fermati e abbiamo detto che avremmo usato i nostri gommoni. Siamo vicinissimi al porto e per questa breve distanza noi possiamo trasferire i migranti sui gommoni. Subito dopo, però, la Guardia di finanza è tornata a bordo e ci hanno detto di pazientare un po’ perchè la soluzione è vicina ed io spero che abbiano ragione“.

La risposta al “capitano”

La situazione all’interno della nave sta diventando insostenibile, anzi incandescente. Per interrogare Carola Rackete sono saliti, insieme alla delegazione di parlamentari, alcuni giornalisti. Carola è visibilmente preoccupata, scossa e sente il peso di dover salvare quelle vite: “Non si gioca con la vita delle persone, i 42 migranti hanno bisogno di un porto sicuro, di sbarcare. Vedremo cosa succede, ma ci hanno promesso una soluzione rapida. La situazione a bordo è peggiorata, abbiamo gente che ha detto che si vuole buttare a mare“. Discorso totalmente differente quando qualcuno tra i giornalisti presenti, osa fare il nome di Salvini, una risposta secca, fredda, che lascia intuire tutto quello che la giovane tedesca pensa del vicepremier leghista: “Non ho tempo di leggere cosa dice e scrive… Ho la responsabilità dell’equipaggio e delle persone che da 14 giorni abbiamo salvato. Non so cosa dice Salvini, non lo ascolto. Io sono responsabile della vita di queste persone e dell’equipaggio, la situazione politica non mi interessa. Io ho fiducia nella giurisdizione italiana e sono convinta che ci può anche essere una indagine, ma sono sicura che la giurisdizione italiana comprenderà la situazione e non ci sarà alcuna condanna”.