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Carola Rackete libera, Salvini: "Finché sono ministro, io non mollo"

Salvini carola

Il ministro dell'Interno ha definito "contro la legge" la sentenza del gip che ha disposto la liberazione della capitana della Sea Watch.

“Il posto di quella signorina questa sera sarebbe stata la galera“, con queste parole il ministro Matteo Salvini commenta la decisione del gip di liberare Carola Rackete. Durante una lunga diretta Facebook il vicepremier si è scagliato non solo contro la capitana ma anche contro i rappresentanti della magistratura italiana, rei, secondo il leader della Lega, di aver scarcerato una criminale. “Ma questa giustizia la cambiamo, ve lo prometto”, ha assicurato. “Sembra che delinquere sia permesso a tutti e a tutte, ma non è così. Ho l’onore di essere ministro dell’Interno e finché avrò l’orgoglio di difendere la sicurezza del mio Paese io vado avanti. Indietro non si torna, se voi ci siete io ci sono. A mollare non ci penso neanche, anzi, sentenze come questa che vanno contro la legge mi spingono a lavorare ancora meglio”.

Le parole di Salvini

Salvini è furioso ma non sorpreso dalla sentenza. “Lo sapevo, lo sapevo che ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe provato a negare l’evidenza”, esordisce durante la diretta. Negare l’evidenza significa fare la volontà di “professoroni e qualche politico straniero come Macron e Merkel, cioè provare a liberare quella povera donna che ha solo provato ad ammazzare cinque militari italiani. Non ho parole. Cosa bisogna fare per finire in galera in Italia?”. Il vicepremier è poi tornato a invitare “i giudici che vogliono fare politica” a “togliersi la toga, candidarsi in parlamento con la sinistra e provare a cambiare le leggi che non gli piacciono. Ci siamo impegnati per l’accompagnamento coatto della signorina sul primo aereo in direzione Germania, ma anche qua serve l’autorizzazione di un giudice. È nostro diritto sacrosanto, se non di vederla in galera, almeno di rispedirla al suo Paese per evitare di farle fare altri danni. Vediamo se almeno questo ci sarà concesso o se per chi amministra la giustizia in Italia tutti possono fare tutto… anarchia, alè!“.

Commentando lo scontro tra la Sea Watch e la motovedetta della GdF, Salvini ha infine invitato il gip a “ripensare a quello che ha detto. Andando a letto pensi a quei cinque ragazzi che hanno rischiato la vita. Pensi alle loro mamme e ai loro colleghi, perché qualcuno che si ritiene buono tanto buono non è”.