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Stop alle sigarette in spiaggia: la proposta del PD

sigarette spiaggia

Il Pd dice STOP alle sigarette in spiaggia. Al vaglio una nuova proposta di legge per la tutela dei mari.

Niente più sigarette per i bagnanti italiani. Se siete amanti del sapore di sigaretta misto alla salsedine del mare, sappiate che forse, presto, non ve ne sarà più concesso il gusto. Una proposta, quella presentata dal Pd, criticabile da chi apprezza i piaceri del fumo. Di certo però tra i suoi sostenitori vedremo i custodi della tutela ambientale.

Il confronto con le associazioni

Il disegno di legge nasce dal confronto del partito democratico con le associazioni che hanno partecipato al progetto “La salute: un bene da difendere un diritto da promuovere”. L’iniziativa è nata nel 2014 ed è promossa da Salute Donna Onlus. Sono oltre 23 le realtà che vi partecipano, impegnate nel rappresentare i bisogni di pazienti oncologici e onco-ematologici su tutto il territorio nazionale. Tra i propositi troviamo il tentativo dell’organizzazione di creare un dialogo con il potere legislativo.

Negli ultimi anni il numero oggettivo dei fumatori è calato visibilmente. È questo il momento giusto per prendere provvedimenti che garantiscano la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

La proposta di legge

L’obiettivo del Partito Democratico è la regolamentazione uniforme su tutto il territorio nazionale di una scelta ora nella mani dei singoli sindaci.“In questo modo la materia viene trattata uniformemente sul territorio nazionale senza avere divieti a macchia di leopardo e il prevalere di elementi discrezionali”. Sono le parole dell’onorevole Mario Morgoni.

La proposta presentata dal PD abbraccerà le spiagge libere, gli arenili e le aree demaniali costiere (ART.1). Ai comuni rimarrà invece la responsabilità di costruire o meno apposite aree dove il fumo sarà consentito. La speranza del partito è che sia presto avviata una riflessione su quale siano i metodi e gli strumenti più efficaci per lo smaltimento dei prodotti legati al fumo.

Esperimenti sull’inquinamento dell’aria

Un esperimento risalente al 2016 porta a luce la rilevanza che il fumo di sigaretta ha nell’inquinamento dell’aria. A prenderne parte sono stati lo pneumologo Roberto Boffi, responsabile di pneumologia dell’istituto nazionale tumori (INT) di Milano ed il team di collaboratori della Tobacco Control Unit. Secondo i risultati dei test, la quantità di polveri sottili prodotte da una locomotiva pm10 e da 5 sigarette sarebbe la stessa. “Il fumo passivo-commentò inoltre Boffi- può essere qualitativamente più dannoso del fumo attivo, in quanto le sostanze tossiche e cancerogene emesse sono più concentrate nell’aria”.

Le inchieste

Un recente report pubblicato da NBC news attribuisce ai mozziconi la nomea di maggior agente inquinante degli oceani.

L’onorevole Mario Morgoni per primo si è sentito in dovere di siglare la proposta di legge. La tutela dell’ambiente è divenuta una necessità. Il senatore spiega: “Dal punto di vista ambientale l’impatto dei mozziconi di sigarette sull’ambiente e in particolar modo sull’ecosistema marino è devastante con ben 4.500 miliardi i mozziconi dispersi nell’ambiente, di questi due terzi finiscono in mare generando l’inquinamento delle acque e la contaminazione della catena alimentare della fauna ittica“.