> > Gad Lerner a Laura Boldrini: "Ammiro la Boldrini e le voglio bene"

Gad Lerner a Laura Boldrini: "Ammiro la Boldrini e le voglio bene"

boldrini lerner

Il giornalista precisa "che io le abbia fatto da consulente per l'immagine è solo l'ennesima accusa falsa inflitta a suo carico".

Il giornalista italiano Gad Lerner rende nota la sua vicinanza all’ex presidente della Camera, ora Leu, Laura Boldrini. In una lettera alla deputata scrive: “Boldrini ti voglio bene”. Il feeling tra i due sarebbe nato sul caso Sea Watch che ha attirato i media nazionali ed internazionali. Inoltre, da tempo gira voce che il giornalista abbia curato l’immagine di Laura Boldrini. Come afferma Gad Lerner, infatti, “Ammiro la Boldrini e le voglio bene anche se, per sua fortuna, che io le abbia fatto da consulente per l’immagine è solo l’ennesima accusa falsa inflitta a suo carico”. Insomma, il giornalista non è stato pagato per svolgere questi lavori. Vediamo cosa ha riportato il Venerdì di Repubblica di domenica 7 luglio.

Gad Lerner e Matteo Salvini

Le parole del già direttore del Tg1, Gad Lerner, intendono smentire le voci di corridoio sulla consulenza dell’immagine di Laura Boldrini. Tuttavia, il feeling e la vicinanza ideologica tra le due personalità è palese. Infatti, Gad Lerner prese posizione sul caso Sea Watch avvicinandosi al pensiero del Partito Democratico. L’esempio più evidente di queste posizioni riguarda lo scontro mediatico con Matteo Salvini. Infatti, il giornalista si era dichiarato favorevole alla scarcerazione di Carola Rackete appoggiando le sue scelte. La risposta del vicepremier fu immediata su Twitter: “Secondo Lerner la scarcerazione della comandante tedesca ha ‘restituito onorabilità’ all’Italia. E poi sarei io ad affogare nel ridicolo?”.

Lerner su laura Boldrini

Lerner, infine, specifica che quanto fatto dalla deputata Leu all’Onu e all’Alto commissariato per i rifugiati non è piaciuto alla politica romana. “Laura Boldrini non piace alla gente che piace. L’aver trascorso un quarto di secolo all’interno delle strutture istituzionali delle Nazioni Unite, viaggiando in lungo e in largo per il mondo, non fa curriculum nei palazzi romani. Poco considerata nei gruppi dirigenti disuniti della sinistra, perlopiù snobbata dal giornalismo d’ opinione progressista” si legge.