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Messa dedicata a Carola Rackete, Salvini: "Sarà il caldo?"

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Don Roberto: "Non penso che per un sacerdote debbano esserci dubbi sul fatto che la Legge di Dio viene prima della legge degli uomini"

Non si placano i commenti sulla vicenda Sea Watch 3, la nave capitanata da Carola Rackete. Dopo l’assoluzione della giovane capitana tedesca, la vicenda torna a rimbombare direttamente sulla pagina Instagram del ministro Matteo Salvini. A far discutere una messa in suo onore.

La vicenda

Dopo lo sbarco della nave Sea Watch 3 a Lampedusa effettivamente qualcosa è cambiato. Prima l’impavida capitana tedesca ha rotto gli indugi e deciso di forzare il posto di blocco italiano per attraccare a Lampedusa. Poi Alex, il veliero di Mediterranea che ha messo in salvo 41 naufraghi seguendo le orme della vicenda precedente. Quello che però fa imbestialire questa volta Matteo Salvini è una messa in onore di Carola. A Pavia, precisamente a Pieve di Porto Morone infatti è in programma una funzione, venerdì 12 Luglio alle 8,30. La messa celebra “tutte le donne di coraggio che mettono prima la legge di Dio rispetto alla legge degli uomini”.

La funzione non è di certo passata inosservata ed ha subito dato il via a gigantesche polemiche. Ci ha pensato prima il ministro Gian Marco Centinaio, che ha etichettato l’intera faccenda come una “pagliacciata”. Le parole attraverso la sua pagina Facebook: “Siamo in un paese libero quindi accetto (ma non condivido) la scelta di un prete della mia provincia di celebrare una messa per Carola. Proprio perchè siamo in un paese libero mi permetto di consigliare al prete di pensare un pochino di più ai propri parrocchiani anziché fare queste pagliacciate”.

Non ha tardato poi a replicare Matteo Salvini, con una fotografia ed una didascalia eloquente sul suo profilo Instagram: “Un parroco che celebra una Messa per la valorosa pirata tedesca Carola… Sarà il caldo???”.

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La risposta del parroco

Il parroco don Roberto ha deciso di rispondere alle parole dei ministri: “Sono più che convinto della mia decisione, non penso che per un sacerdote debbano esserci dubbi sul fatto che la Legge di Dio viene prima della legge degli uomini, soprattutto se si tratta di salvare delle persone. Poi mi sembra che anche la giustizia ha stabilito che questa donna si sia comportata in maniera lecita. Ma a darmi la forza per far celebrare questa messa sono state due recenti lettere aperte, pubblicate venerdì 5 luglio da ‘Avvenire’, scritte da un gruppo di teologi della Facoltà teologica dell’Italia meridionale e indirizzate al Presidente Sergio Mattarella. Lettere in cui questi teologi esprimono totale vicinanza alla comandante Rackete che ‘con la sua disobbedienza civile ha dimostrato una passione per l’umanità esemplare”.