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Sea Watch 3, Carola alleata degli scafisti? La telefonata sospetta

Sea Watch donazioni Carola Rackete

"I magistrati hanno elementi concreti su telefonate fatte dagli scafisti a una ong dalla Libia", rivela Salvini in diretta televisiva

Matteo Salvini da tempo denuncia presunti accordi tra ong e scafisti. A insospettire sarebbe una telefonata ricevuta per errore dal Centro di coordinamento delle Capitanerie di porto di Roma. La rivelazione, riguardante la Sea Watch 3, arriva direttamente dal vicepremier leghista.

Sea Watch, accordi tra ong e scafisti?

Un libico avrebbe erroneamente chiamato il Centro di coordinamento delle Capitanerie di porto di Roma, il Mrcc. Stando a quanto emerso dalla telefonata, si presume che l’africano fosse convinto di parlare con Sea Watch. L’uomo parlava in inglese. “Pronto, Sea Watch? E’ partito un gommone da Zuara“, sarebbero state le sue parole. Così riferisce Salvini in diretta tv. La chiamata sospetta risalirebbe a circa un mese fa.

Il Mrcc ha registrato la comunicazione, che successivamente è stata fatta ascoltare al Comitato nazionale per l’ordine pubblico che si riunisce al Viminale, a capo del quale siede proprio Salvini. La vicenda è stata sottoposta alla magistratura, che intanto indaga sugli sbarchi, compreso quello della Sea Watch 3 di Carola Rackete. Gli investigatori non sembrano convinti dei presunti accordi intercorrenti tra ong e scafisti. Luigi Patronaggio ha commentato la notizia, informando che, a sua detta, “non ci sono prove di accordi tra ong e scafisti”. Ma le indagini non si fermano. Al contrario, l’intelligence italiana appare convinta della reale esistenza di rapporti illeciti tra ong e scafisti. Tuttavia, per il momento pare non sia sopraggiunta alcuna prova ufficiale. Nessuna conferma è mai stata esibita in pubblico, ricorda Libero Quotidiano.

Lo scorso giugno Matteo Salvini aveva tenuto a precisare alcuni aspetti riguardanti il contenuto del Decreto Sicurezza bis in materia di migranti e ong. L’ostacolo “è ai trafficanti di esseri umani“, aveva specificato. “Contrariamente a quanto sostenuto da Mediterranea Saving Humans, il Decreto Sicurezza bis introduce norme più dure contro il traffico di esseri umani e il mancato rispetto delle indicazioni degli Stati sovrani e delle autorità di coordinamento marittimo. Non si è mai messa in dubbio la priorità di salvare delle vite. Se Mediterranea (e le ong in generale) non ha rapporti con gli scafisti, rispetta le regole e non fa traffico di esseri umani non ha nulla da temere. Invece, è molto preoccupata. Perché?”. Così Salvini aveva espresso il suo sospetto.