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Autonomie regionali, Conte: "Siamo vicini al passaggio finale"

Autonomie regionali conte

Nel corso del vertice sulle autonomie regionali, il M5s strappa alla Lega un accordo sul mantenimento del modello unitario per la scuola.

Il vertice sulle autonomie regionali si è concluso positivamente ed è ormai vicino accordo tra gli alleati di governo: lo ha annunciato Giuseppe Conte nella conferenza stampa conclusiva a Palazzo Chigi. Il premier ha parlato di “significativi passi avanti” che avvicinano “ragionevolmente al passaggio finale”. L’accordo segna la vittoria del M5s sulla Lega, in particolare sul fronte della scuola. I pentastellati hanno ottenuto di mantenere i concorsi per gli insegnanti a livello regionale. Respinto, dunque, l’articolo 12 sull’assunzione diretta dei docenti. Ma, in cambio, i Cinque Stelle hanno accolto la richiesta del Carroccio che stabilisce un numero minimo di anni che gli insegnanti dovranno trascorrere nella prima sede di assegnazione.

Autonomie regionali, Conte a Palazzo Chigi

“Intravediamo la dirittura finale”, ha assicurato Conte al termine del vertice sulle autonomie regionali. “La settimana prossima ci sarà ancora qualche passaggio, ma confido che si stia arrivando al portare questo provvedimento in Cdm. Era un impegno del contratto di governo, condiviso da M5s e Lega”. Di fondamentale importanza è “il modello della scuola” che “non può essere frammentato” perché sull’istruzione “si radica la formazione dei bambini, la nostra identità”.

Il premier intende “conservare funzionalità nella direzione strategica e nell’efficacia operativa dello Stato per tutti i grandi temi. Il resto lo possiamo delegare. Illustrerò alle regioni tutte le funzioni, che non sono poche, che verranno decentrate”. Ha inoltre sottolineato il proprio ruolo di “responsabile, insieme a tutti i ministri, di una funzione statale di governo. Lo Stato cede competenze legislative e amministrative alle regioni. Il mio intento è cedere tutte le funzioni che fossero anche efficacemente svolte a livello regionale, ma conservando una strategia per cui se c’è bisogno di qualcosa devo poter intervenire a livello nazionale”.