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Americano bendato, Pietro Grasso: "Lega aizza gli istinti più bassi"

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Pietro Grasso attacca la Lega e Matteo Salvini per l'atteggiamento tenuto sulla foto del presunto assassino del carabiniere Mario Cerciello Rega.

Continuano le polemiche sulla fotografia in cui uno dei due presunti assassini del carabiniere Mario Cerciello Rega – il 18enne statunitense Gabriel Christian Natale Hjorthviene ritratto ammanettato e con una benda sugli occhi. A Prendere la parola questa volta sull’immagine dell’americano bendato è l’ex Presidente del Senato ed ex magistrato Pietro Grasso. In un post su Facebook divenuto in breve tempo virale, Grasso critica il comportamento tenuto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini durante la vicenda.

Americano bendato, parla Pietro Grasso

Nel post pubblicato sulla sua pagina Facebook, Pietro Grasso parte dalla sua esperienza come magistrato per spiegare le caratteristiche morali che deve avere un uomo che lavora per lo Stato. Anche in situazioni dove ci si trova a che fare con personaggi tutt’altro che morali: “Quando arrestammo Bernardo Provenzano, o quando interrogai Giovanni Brusca, mi trovai davanti uomini che avevano commesso le stragi, fatto uccidere colleghi e amici, progettato il mio omicidio e il rapimento di mio figlio. Potete immaginare il mio stato d’animo. Ho sempre avuto chiaro però quale fosse il mio ruolo: quello di rappresentante dello Stato.

Grasso racconta come in certi frangenti sia necessario non cedere ai propri istinti. Evitando di abbassarsi allo stesso livello dei criminali che si vuole perseguire: “A Provenzano, catturato dopo 43 anni di latitanza, la prima cosa che chiesi fu: “ha bisogno di qualcosa?”. Rispose che aveva bisogno di un’iniezione per curare la sua malattia, e rapidamente trovammo il modo di fargliela. Gli dimostrammo la differenza tra noi e loro: non ci si abbassa mai al livello dei criminali che si combattono, non ci sono e non devono esserci eccezioni. Questo significa essere uomini e donne al servizio dello Stato”.

La critica a Matteo Salvini

Nella parte finale del post sulla foto dell’americano bendato, Pietro Grasso sferra un esplicita critica alla Lega e a Matteo Salvini. L’ex leader di Liberi e Uguali attacca l’atteggiamento tenuto dal ministro del’Interno nei confronti degli assassini, accusandolo di fomentare la rabbia e l’odio dei cittadini. Un comportamento che secondo Grasso non è degno di un servitore dello Stato: “È una foto che mi fa male perché quel comportamento infanga il lavoro di migliaia di Carabinieri. Chi rappresenta lo Stato non deve fare queste cose. Chi fa il Ministro della Repubblica non deve giustificarle, come hanno fatto Centinaio e Salvini. Chi – come la Lega – lancia un sondaggio su Facebook per aizzare gli istinti più bassi dei cittadini non ha alcun senso dello Stato. È pericoloso, sbagliato, e fa male al nostro Paese. Non posso nascondere di essere davvero preoccupato”.