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Matteo Salvini a Palazzo Chigi: dialogo lungo, pacato e cordiale

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Mercoledì 7 agosto il Senato ha respinto la mozione di M5s sulla Tav: il governo si divide. In serata Matteo Salvini incontra Giuseppe Conte.

In Senato, nella mattinata di mercoledì 7 agosto, è stata bocciata la mozione sulla Tav proposta dal Movimento 5 stelle. La maggioranza, quindi, si spacca nella discussione sulla Torino-Lione. In serata, infine, il vicepremier Matteo Salvini è salito a palazzo Chigi per incontrare Giuseppe Conte. Luigi Di Maio si trova nel palazzo del Governo ma non partecipa all’incontro. Vediamo cosa è stato deciso dai leader di governo.

Matteo Salvini a Palazzo Chigi

Matteo Salvini ha terminato da poco il suo incontro a palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte: sul tavolo c’erano elezioni e rimpasto. Nel lungo colloquio terminato intorno alle 20:10 rimane l’incognita del voto anticipato. Tuttavia, alcune fonti leghiste chiariscono che la discussione è stata pacata, lunga e cordiale. Un portavoce del Movimento 5 stelle, però, chiarisce: “Non è detto che se Salvini formalizza la crisi si vada al voto. Può nascere anche un governo per preparare la legge elettorale. L’esecutivo Gentiloni è sorto così”. Dai partiti di centro, invece, specificano: “C’è una legge di bilancio da preparare. E poi magari chi arriva può mettere mano alla legge elettorale”.

Crisi di governo?

Dopo le divergenze sulla Tav a Palazzo Madama, qualcuno parla di crisi di governo. Tuttavia il ministro della famiglia, Stefania Locatelli, smentisce: “C’è tanto da lavorare” dichiara, ma non si prospetta alcuna crisi. La leghista aggiunge poi: “Non mi risulta una chiamata alle armi, non siamo stati convocati né contattati. Stiamo governando con una parte politica che non è assolutamente affine con la politica della Lega, abbiamo avuto temi in comune e punti discordanti, ma abbiamo fatto tante cose”. Tra i provvedimenti citati dal ministro, infatti, spiccano il Decreto Sicurezza bis, la legge sulla legittima difesa e la misura Quota 100. Infine, conclude: “Ci sono anche altre cose da fare e ci impegneremo se l’altra parte politica lo vorrà e se la situazione lo consentirà”.

Il rimpasto

I continui “giochi” di Salvini irritano i 5 stelle che si dicono pronti al rimpasto. Tuttavia, un governo tra Partito Democratico e Lega viene subito smentito da tutti i partiti. La Lega, nel frattempo, continua a premere sul ministro dei Trasporti: “”In qualsiasi Paese normale un ministro sconfessato in questo modo si sarebbe dimesso”, mentre da M5s aspettano una presa di posizione netta di Salvini sul rimpasto. Infine, da Forza Italia giunge un messaggio chiaro: “Forza Italia – scrive l’ex premier – ritiene che la soluzione migliore per il Paese siano nuove elezioni“. Per il momento, però, le elezioni anticipate rimangono un’incognita.