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Marta Cartabia rifiuta l'incarico di Presidente del Consiglio: motivi

marta cartabia

"Leggendo le notizie dei giorni scorsi rilevo che solo alcuni hanno sottolineato un dato importante e per me decisivo".

Marta Cartabia, il vice presidente della Corte Costituzionale, è una dei possibili candidati premier per il prossimo esecutivo. Negli ultimi giorni, infatti, alcune fonti vicine al Quirinale avrebbero riferito che la donna era stata indicata da Mattarella come Presidente del Consiglio dei Ministri. Tuttavia, nelle ultime ore è arrivata anche la replica di Cartabia, che all’agenzia Ansa ha spiegato i motivi che l’hanno spinta al rifiuto dell’incarico. Vediamo di cosa si tratta.

Marta Cartabia rifiuta l’incarico

Marta Cartabia ha spiegato all’agenzia Ansa le motivazioni che l’hanno condotta a rifiutare l’incarico di nuovo premier. Infatti, il suo nome era stato indicato proprio dal Capo di Stato Sergio Mattarella e alcune voci riferivano la simpatia anche da parte di M5s. “L’incarico alla Corte costituzionale – spiega Cartabia – che mi è stato affidato otto anni fa e che si concluderà nel settembre 2020, richiede grande impegno e responsabilità. Intendo portarlo a compimento per il valore che la Costituzione gli attribuisce per la vita del Paese e soprattutto per quella di ogni singola persona”.

La decisione di rifiutare l’incarico di Palazzo Chigi arriva all’indomani della scalata sul Gran Paradiso effettuata da Marta Cartabia e dalla sua famiglia. “Di rientro dallo splendore del Gran Paradiso – confessa – leggendo le notizie dei giorni scorsi rilevo che solo alcuni hanno sottolineato un dato importante e per me decisivo”. Cartabia, infatti, non intende rinunciare al suo ruolo di vice presidente della Corte Costituzionale.

La carriera

La scelta di Marta Cartabia come prossimo premier italiano rappresentava una novità sotto molti punti di vista: primo fra tutti, Cartabia sarebbe stata la prima donna a rivestire il ruolo di Presidente del Consiglio. Inoltre, i titoli da lei conseguiti le permettevano di avere un’ampia conoscenza della Costituzione e di muoversi dunque con successo nei suoi incarichi di governo. Tuttavia, nei prossimi giorni occorrerà accantonare il suo nome e cercare un nuovo premier.