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Conte, avviate le consultazioni: sì di Leu e Autonomie

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Conte, primo giorno di consultazioni positivo: c'è l'ok di Leu e Autonomie

Nella mattinata di mercoledì Giuseppe Conte ha ricevuto l’incarico a formare il nuovo governo e sin da subito, nel discorso alla stampa, aveva espresso la volontà di dare subito avvio alle consultazioni con le forze politiche. Così è stato: nel pomeriggio di giovedì il premier incaricato ha ricevuto i primi gruppi nella sala dei busti a Montecitorio, dopo un incontro con la presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, e il titolare di Montecitorio, Roberto Fico, a pranzo. Nel primo pomeriggio Conte ha ascoltato esigenze e proposte dei gruppi minori, mentre nella giornata di venerdì i colloqui si chiuderanno con i big.

Conte, i “sì” ricevuti

È un bilancio positivo quello che può tracciare Conte al termine del primo giorno di consultazioni. Il premier incaricata ieri stesso dal Presidente Mattarella ha infatti incassato il via libera di Beatrice Lorenzin, la quale ha detto di aver posto sul tavolo “dei contenuti sui quali attendiamo risposta“. A sostegno del governo poi Liberi e Uguali e le Autonomie: in particolare, nel caso di questi partiti ci sarà l’ingresso di alcuni esponenti nella squadra di governo, molto probabilmente tra i sottosegretari, anche se LeU potrebbe puntare all’Ambiente con Rossella Muroni. Nessuna risposta invece da +Europa: Emma Bonino aveva infatti già dichiarato in precedenza di non poter accettare un governo “a scatola chiusa”.

Venerdì i big, chi ci sarà?

Per il secondo giorno di consultazioni, in un programma molto serrato, Conte ha previsto di incontrare gli esponenti dei partiti maggiori. Alcuni di loro, però, hanno già annunciato la propria assenza. Primo tra tutti Matteo Salvini, che non guiderà la Lega all’incontro con Conte: stando a quanto riferito da TgCom24, la delegazione del Carroccio dovrebbe essere formata da due sottosegretari. Non ci sarà neanche Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia, mentre Silvio Berlusconi ha confermato la sua presenza. Quest’ultimo esporrà a Conte tutti i suoi dubbi su un governo che “nasce da presupposti sbagliati” e che potrebbe essere “molto pericoloso“. Chiuderanno i colloqui Luigi Di Maio per il M5s e Nicola Zingaretti per il Pd.

Le prossime tappe dell’iter

Ieri Mattarella, dopo un lungo colloquio con Conte, ha conferito l’incarico di formare il governo. L’incaricato, come da prassi, ha accettato con riserva e ha avviato le consultazioni, rimarcando però più volte la necessità di “fare bene e in fretta“. Per questo non ci si sente di escludere un ritorno al Colle già nelle giornate di martedì e mercoledì, con il giuramento che dunque potrebbe avvenire già nei primi giorni di settembre.