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Conte bis: è scontro sulla lista per il ruolo di sottosegretario

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Si attende in mattinata la lista dei ministri che il premier incaricato presenterà al Capo di Stato: il nodo cruciale è il ruolo di sottosegretario.

Il nuovo esecutivo Conte bis potrebbe nascere nelle prossime ore. Il premier incaricato, infatti, nel pomeriggio di ieri ha concluso le ultime trattative con le forze politiche giallo rosse. In mattinata è atteso al Quirinale, dove dovrebbe presentare la lista dei ministri al Capo dello Stato. Resta ancora un’incognita sulla squadra di governo che verrà formata da Conte: lo scontro sulla vicepresidenze è superato, ma continuano le divergenze sulla lista dei ministri. Il vero nodo cruciale a questo punto resta il ruolo di sottosegretario. Tantissimi i nomi che potrebbero occupare questa posizioni. Ciò che è certo, infine, è che Giuseppe Conte scegliere una persona di estrema fiducia. Per questo motivo, Nicola Zingaretti è preoccupato: il premier ha sempre mostrato una grande vicinanza a M5s.

Conte bis, scontro lista ministri

Il premier incaricato Giuseppe Conte ha già fatto trapelare un possibile sottosegretario che lo affiancherà nel nuovo esecutivo giallo rosso. Tra i nomi che potrebbero essere inseriti nella lista dei ministri da presentare al Capo di Stato, il più quotato è Roberto Chieppa, attuale segretario generale di palazzo Chigi. I dem potrebbero accettare questa scelta, a patto però che Conte affidi al Pd oltre al Ministero della Difesa (quotato per Lorenzo Guerini) anche la delega ai Servizi di Sicurezza. Luigi Di Maio, che dovrebbe essere assegnato agli Esteri, aveva invece optato per Vincenzo Spadafora come sottosegretario di Conte. A completare il quadro ci sarebbero poi il dem Scannapieco all’Economia (che si contende il ruolo con Gualtieri e Pisauro), mentre Paolo Gentiloni potrebbe andare alla Commissione europea con delega agli Affari Economici.

La squadra di governo

Al ministero dello sviluppo economico, invece, andrebbero la De Micheli (Pd) o la Castelli (M5S), mentre Teresa Bellanova occuperebbe il ruolo attuale di Di Maio al Lavoro. Al Viminale, in sostituzione di Matteo Salvini, dovrebbe andare Luciana Lamorgese e alla Cultura andrebbe Dario Franceschini. All’istruzione potrebbe entrare Fioramonti o Giuliano e alle Infrastrutture ci sarebbero De Micheli o Patuanelli. La squadra completa vede otto ministeri assegnati al Pd e altri otto al M5s, con l’aggiunta tre tecnici non riconducibili a un’area politica.