> > Legge elettorale, Salvini: "Referendum per abrogare proporzionale"

Legge elettorale, Salvini: "Referendum per abrogare proporzionale"

matteo salvini legge elettorale

"Vogliamo una legge elettorale totalmente maggioritaria, diciamo all'inglese, con 630 collegi in cui si eleggono i parlamentari".

Matteo Salvini ha lanciato la sua proposta per la nuova legge elettorale dal palco dell’assemblea degli amministratori locali della Lega e del centrodestra a Milano. Il leader del Carroccio intende “avere un sistema elettorale in Italia totalmente maggioritario. Chi vince un voto in più vince, collegio per collegio come i sindaci”. Salvini intende chiedere un referendum abrogativo per eliminare l’attuale parte proporzionale del Rosatellum, mantenendo un maggioritario puro. Infatti, ha spiegato: “Se 5 Regioni a maggioranza assoluta chiedono un referendum, la proposta non si sottopone a un voto sulla piattaforma Rousseau, ma tra i cittadini”.

Salvini, la legge elettorale

L’articolo 75 della Costituzione, riserva l’iniziativa referendaria ai cittadini (occorrono le firme di 500.000 elettori) o alle Regioni (5 Consigli regionali). Matteo Salvini intende modificare l’attuale legge elettorale (Rosatellum): la sua proposta è di eliminare la parte proporzionale a favore di un sistema maggioritario puro. Dall’assemblea di Milano, il leader della Lega rilancia: “Una delle prime riunioni di questa maggioranza, fatta al chiuso di una stanza, non l’hanno fatta sull’energia ma sulla legge elettorale, sul proporzionale per continuare a perpetrare l’inciucio”. Poi, Salvini ha precisato che il quesito referendario “è già pronto”. Grazie al sistema maggioritario, inoltre, “chi vince governa, chi perde fa opposizione. Solo in Italia accade il contrario, per chi si chiama Partito democratico”.

La proposta

“Vogliamo una legge elettorale totalmente maggioritaria, diciamo all’inglese, con 630 collegi in cui si eleggono i parlamentari. La gente così conosce nomi e cognomi, e si governa” prosegue Matteo Salvini. “Voglio fermare l’inciucio che stanno facendo a Roma, per poi tornare al voto in primavera – aggiunge -. Se si arriva a ottobre poi si dovrebbe votare nel 2021″. La proposta del leader leghista trova l’appoggio di FdI, con Giorgia Meloni che chiede un “impegno ufficiale su presidenzialismo e maggioritario”.