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Governo, il lapsus di Di Maio sugli alleati: Floris lo provoca

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Simpatico siparietto tra Luigi Di Maio e Giovanni Floris a DiMartedì: il lapsus del pentastellato non è passato inosservato

A Di martedì, una domanda sul governo si è trasformata in un simpatico siparietto tra il conduttore Giovanni Floris e l’ospite in collegamento, Luigi Di Maio. Il conduttore ha infatti chiesto al capo politico del Movimento 5 Stelle di commentare le tensioni che stanno imperversando in questi giorni alla maggioranza. Il leader grillino nel rispondere è però incappato in una gaffe che non è sfuggita al padrone di casa, il quale ne ha approfittato per lanciare una provocazione.

Governo: il lapsus di Di Maio

Alla domanda sulle tensioni al governo, Di Maio ha risposto: “Non ho visto uno scontro, ho visto una discussione su alcune questioni. Siamo tre forze politiche in questo governo, tre forze politiche che discutono e che non stavano insieme prima delle elezioni“. A questo punto però arriva l’interruzione del conduttore, che puntualizza: “Temo siate in quattro. Chi è che non contava Renzi o Bersani?“. Il ministro degli Esteri si rende quindi conto dell’errore e chiede subito scusa arrangiando un sorrisino di circostanza: “Non mi permetterei mai, io conto tutti“.

Nessun conflitto con Conte

Luigi Di Maio ha poi smentito i retroscena che lo davano in pieno conflitto con il presidente del Consiglio: “Se sono pentito d aver scelto Conte? Assolutamente, non mi sono pentito e sono profondamente orgoglioso del fatto che avendo rinunciato due volte a fare il premier, l’Italia per ben due volte ha potuto avere come premier Giuseppe Conte, che è una persona che vuole bene a questo Paese e per me conta più di qualsiasi cosa“.